Accardi: “Malato del Palermo. Rimpianto? Non aver giocato la Serie B dopo la promozione”

FOTO PEPE / PUGLIA
Andrea Accardi è stato il simbolo della rinascita del Palermo dopo il ‘fallimento’ del 2019. Il difensore palermitano attualmente gioca in Serie D, alla Pistoiese, ma in un’intervista per seried24.com ricorda con grandissimo affetto il suo trascorso in rosanero.
“Tre cose mi hanno reso più orgoglioso nella mia carriera: la prima è che ho giocato con la maglia della mia città, io sono un malato del Palermo sin da piccolo. Ho sempre sognato di indossarla, ce l’avevo cucita sulla pelle – afferma – . La seconda, è stata vincere quel derby con il Catania da capitano in 10 uomini con gol di Santana. E tutti i palermitani sanno di cosa sto parlando. La terza, la più grande, è stata la vittoria del campionato dalla C alla B, quando tutti ci davano per spacciati. Abbiamo fatto un miracolo sportivo, riportato un’intera città allo stadio. E anche in trasferta era incredibile. Gente che partiva da Palermo e si faceva dei viaggi impensabili per seguirci”.
“Ho preso la decisione di rimanere a Palermo perché volevo riportare la mia squadra dove meritava, nel calcio professionistico – continua – . Non mi aspettavo di farlo in così poco tempo. Dalla D subito alla C e poi quella promozione in B, in uno dei gironi più complicati della categoria, che è stata l’apice della mia carriera. La gente entrava in campo, ti ringraziava. Ho ancora i brividi quando la racconto, è stato unico. Casa mia è tappezzata di foto di quel momento”.
Accardi parla anche del suo addio: “Rimpianto? La prima partita dei playoff con la Triestina mi feci male e saltai tutta la parte finale. E poi ovviamente quello di non aver potuto giocare la Serie B con la maglia della mia città dopo che l’avevamo conquistata sul campo. Però, nessun rancore. Ho accettato la decisione della società e del nuovo allenatore Corini, sono sempre stato a disposizione della squadra fino a quando non sono andato via per poi andare al Piacenza. Tutt’ora ho dei bellissimi rapporti con il presidente. Palermo è casa mia e sarò sempre il suo primo tifoso”.