Accardi: “Palermo, ambiente difficile. Più spazio ai giovani, cambierei modulo”

Beppe Accardi scatenato. L’agente (tra gli altri) di Embalo, Fiordilino e Accardi parla del momento nero del Palermo, degli equivoci di gioco, spogliatoio e gestione, di Fabio Lupo, del mercato rosanero e dell’esigenza di un ritiro definito necessario per isolarsi dall’ambiente.

ZAMPARINI CARICA LA SQUADRA: A VERCELLI DOBBIAMO VINCERE”

Accardi, ospite della trasmissione “Petali di Rosa” su Tele One, difende il d.s.: “Lupo a rischio? Bisogna vedere da chi viene l’indiscrezione, io sento puzza di… bruciato. Il Palermo deve essere contento di lui: è una persona onesta, conosce di calcio e deve gestire una situazione complicata. Il mercato di gennaio? L’obiettivo era chiaro, puntellare la rosa e non rompere gli equilibri. Di Carmine non poteva arrivare a Palermo perché avrebbe giocato poco e se non fa la prima donna si spegne. Moreo è stato preso su richiesta di Tedino ma anche perché, se anche giocasse poco, non romperebbe gli equilibri! Non dico che lo spogliatoio non è unito, ma uno spogliatoio in cui si parlano 8 lingue diverse (e a prevalere è la lingua slava) certamente non è omogeneo”.

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L’invito è quello a gestire con freddezza la situazione difficile: “Il Palermo ha le forze per tornare in Serie A, non possiamo fasciarci la testa ora: il campionato è ancora lungo. E’ evidente che la preparazione atletica sia un problema. E in più i giocatori vanno in campo sempre con acciacchi oppure perdono molto più tempo per recuperare. E non mi riferisco ad Embalo… parlo in generale. La verità è che quello di Palermo è un ambiente difficilissimo: appena succede mezza cosa scoppia la rivoluzione. Sembrava quasi che in tanti aspettassero queste prime sconfitte per dire “lo avevamo detto”. Il ritiro serve a compattarsi: sabato la squadra sarà nervosa, giocherà male, ma tornerà a vincere e ritroverà il sorriso. Questi alti e bassi nel calcio ci sono sempre”.

ZAMPARINI INCONTRA LUPO: CLIMA SERENO

E sull’ambiente aggiunge: “Oggi il Palermo ha bisogno di far scemare la crisi. A Frosinone e Empoli si può lavorare più serenamente. A Palermo invece perdi 3 partite e siamo tutti morti. Molti aspettano che le cose vanno male per fare dietrologia: arrivano i problemi, le crisi e tutti ci mettiamo del nostro per peggiorare le cose. La cosa grave è che se in un momento di difficoltà cambi così tanto, significa che la squadra ha perso il filo dell’equilibrio. Il Palermo di giocatori di personalità ne ha solo due, Nestorovski e Bellusci e la squadra ha subito il contraccolpo”.

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“Sui “suoi” assistiti Accardi e Fiordilino conferma: “Lo ripeto: si chiamassero Accardao e Fiordilao giocherebbero di più. Fiordilino è stato utilizzato poco ma ha sempre fatto bene pur non giocando nel suo ruolo, avrebbe meritato di più. Bisogna dare spazio a chi rappresenta il futuro di questa squadra. La Gumina è uno dei giocatori più forti di questo campionato, è un patrimonio e secondo me è complementare sia a Nestorovski sia a Trajkovski. C’erano molte squadre che lo seguivano: io sono convinto che è dieci volte più forte di Nestorovski”.

ZAMPARINI: “NON SALTA NESSUNO. MA QUALCOSA DEVE CAMBIARE”

Accardi poi contesta il modulo del Palermo. “Con il 4 – 3 – 3 giocherebbe molto meglio. Dico una cosa che mi attirerà molti improperi: Rispoli e Aleesami condizionano le scelte di questa squadra perché non sanno difendere e (dirò di più) non hanno la qualità per attaccare: hanno una grande fisicità, che in serie B può sembrare che faccia la differenza ma condizionano il sistema di gioco. Io avrei schierato quattro difensori, a centrocampo Fiordilino, Gnahorè e Chochev che è l’unico centrocampista che, anche se lento, sa giocare a pallone, con due esterni che buttano la palla dentro e con Gnahorè che si inserisce. Credo che quella del Palermo non sia una crisi di gioco, perché non ha mai giocato bene. Ha certamente giocatori forti e funzionali alla categoria ma che sono in affanno sul piano fisico”. 

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E poi una battuta anche sul pupillo, Carlos Embalo: “E’ tornato a sorridere: 3 partite, 7 punti e sempre tra i migliori. Embalo non poteva non giocare ma era un equivoco tattico ed era giusto che andasse via. Nel 3-5-2 non c’entrava niente, anche da trequartista. L’anno scorso è voluto tornare a Palermo, ma ci sono delle storie d’amore che non sbocciano mai; l’anno scorso ha subito ad agosto un infortunio, valutato male, che si è trascinato fino a marzo, prima di farlo curare a Barcellona. Il Palermo ora incasserà dei soldi, Cellino è contento… contenti tutti”.

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