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Acerbi: “Per tanti sono ancora razzista, il cancro in confronto era una passeggiata”

Ora si sta solo umiliando una persona, massacrando e minacciando la sua famiglia, per una cosa che era finita in campo e nella quale il razzismo non c’entra nulla”.

Lo dice Francesco Acerbi che torna a parlare per la prima volta, attraverso il Corriere della Sera, delle accuse di razzismo per le quali è stato assolto. “Il razzismo purtroppo è una cosa seria, non un presunto insulto“.

Il difensore ha fatto un raffronto col cancro che ha avuto in passato. “Quello in confronto è stata una passeggiata, non ho avuto paura. Invece l’accanimento atroce che ho visto nei miei confronti in questi giorni mi ha ferito”.


Ho fatto tanto per togliermi l’etichetta che avevo quando ero più giovane. E per tanti sono razzista anche adesso: sinceramente non ci sto”, conclude.

8 thoughts on “Acerbi: “Per tanti sono ancora razzista, il cancro in confronto era una passeggiata”

  1. E quale era l’etichetta che avevi da giovane? Sei forse recidivo? Uno ti vorrebbe tanto credere, ma queste dichiarazioni, compresa la scusa “ti faccio nero”, sono veramente ridicole. Il silenzio e delle scuse sincere sarebbero state più apprezzate. E anche una bella squalifica Se il razzismo è qualcosa oltre l’insulto, perché insultare con un lessico da razzista? Un bel vaffa non era meglio? Niente… ingiustificabile

  2. ti sei salvato perche’ giochi nell’inter! se fossi stato un giocatore di una squadra qualsiasi ti beccavi una squalifica a vita!

  3. caro Acerbi , a volte ti paragonavo al GRANDE SCIREA. adesso ti paragono al piccolo Mancini della roma con il quale fai a gara chi e’ peggio!

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