Albania – Italia 1 – 3, LE PAGELLE: Grifo una sentenza. Raspadori leader
ALBANIA – ITALIA 1 – 3 /// Marcatori: 16′ p.t. Ismajli (A), 20′ p.t. Di Lorenzo (I), 25′ p.t. Raspadori (I), 19′ s.t. Grifo (I)
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L’Italia parte piano, poi si impone a Tirana. Gli azzurri battono 1-3 in trasferta l’Albania (forse molto più motivata degli azzurri a far bella figura, ma inferiore sul piano tecnico), cavalcando un Grifo caldissimo – doppietta e assist per lui – e testando l’assetto che dovrà conquistare la qualificazione ai prossimi europei.
La formazione di Mancini prova a macinare gioco, ma subisce gol da situazione di palla inattiva alla prima vera occasione albanese: cross in area e colpo di testa vincente Ismajli a beffare Meret (tradito da una difesa non proprio impeccabile in marcatura). Ma la rete subita sveglia gli azzurri: prima l’inserimento vincente di Di Lorenzo, poi il pallone rubato da Raspadori che manda in porta Grifo per la rete dell’1-2. Di fatto l’Albania sparisce dal campo, gli azzurri prendono il comando delle operazioni (sfiorando anche il terzo gol nel finale di parziale).
Nella ripresa i padroni di casa tentano il tutto per tutto: l’Albania infatti prova nuovamente a colpire nei primi minuti; solo una grande parata di Meret e due traverse negano il pari. Ma come sempre… gol mancato-gol subito. Ancora una volta è Grifo a centrare il bersaglio e a ridare serenità agli azzurri, che da questo momento in poi amministrano con relativa serenità. Nel finale c’è spazio anche per tre debuttanti (Fagioli, Pinamonti e il 16enne Pafundi), per il ritorno di Chiesa… e per una “dormita” azzurra in difesa. Ma un altro grande intervento di Meret fa sì che i minuti finali scivolino via senza troppi patemi.
LE PAGELLE DEL MATCH
ALBANIA (3-4-2-1): Berisha 5,5; Ismajli 6,5 (dal 26′ s.t. A. Bajrami), Kumbulla 5, Mihaj 5; Hysaj 6, Abrashi 5,5 (dal 32′ s.t. Ramadani s.v.), Bare 5,5 (dal 42′ s.t. Laci s.v.), Lenjani 5; Bajrami 5,5 (dal 25′ s.t. Asllani 6), Uzuni 5,5 (dal 42′ s.t. Skuka s.v.); Broja 5,5 (dal 5′ s.t. Roshi 5,5). Ct: Reja.
ITALIA (3-4-3): Meret 6,5; Scalvini 5,5, Bonucci 6, Bastoni 6 (dal 45′ s.t. Pinamonti s.v.); Di Lorenzo 7, Tonali 6 (dal 47′ p.t. Ricci 6), Verratti 6 (dal 45′ s.t. Pafundi s.v.), Dimarco 6,5; Zaniolo 5,5 (dal 32′ s.t. Gnonto s.v.), Raspadori 7 (dal 45′ s.t. Chiesa s.v.), Grifo 8 (dal 32′ s.t. Fagioli s.v.). Ct: Mancini.
Meret 7 – Esce dalla Kombetare Arena con un gol subìto (più per colpa della difesa, che sua), ma la sua prestazione è molto positiva. Inoperoso di fatto per tutto il primo tempo, tre belle parate nella ripresa.
Scalvini 5,5 – Si conferma giocatore di personalità (quantomeno sul piano individuale); il suo “noviziato” si sente invece nei meccanismi di reparto. L’intesa è chiaramente da affinare, ma il futuro è dalla sua parte.
Bonucci 6 – Ha le sue responsabilità sul gol di Ismajli (che lo sorprende alle spalle), poi cerca di prendere per mano la difesa con mestiere ed esperienza. Provvidenziale il suo salvataggio sulla linea.
Bastoni 6 – Non la partita della vita, ma una prestazione difensiva senza infamia e senza lode.
Di Lorenzo 7 – Inserimento con i tempi giusti, gol degno di un attaccante. La gioia per la realizzazione personale premia una prestazione complessivamente positiva sulla fascia.
Tonali 6 – Certamente una serata molto sfortunata. Prende tante botte al centro del campo e nel finale di primo tempo arriva il “colpo” del ko (brutta caduta con botta a testa e spalla) che inducono lo staff a farlo uscire dal campo in barella.
DAL 47′ P.T. Ricci 6 – Prende il posto di Tonali, esegue bene i compiti senza però fare niente di speciale.
Verratti 6 – Primi 15 minuti un po’ in sordina, poi prende in mano la cabina di regia azzurra. Quando la palla scotta, lui c’è.
Dimarco 7 – Essenziale. Nel senso che gli basta “poco” per fare tanto. I movimenti sono sempre quelli giusti, puntuale le sue scelte della posizione in fase di non possesso.
Zaniolo 5,5 – Licenza di… inserirsi. Anche se poi non centra il bersaglio. Mancini gli affida il compito di attaccare la profondità e lo fa bene. Quando poi si tratta di concludere, invece, manca l’appuntamento con il gol (colpendo anche un palo).
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DAL 32′ S.T. Gnonto s.v. – Ormai è l’uomo di fiducia di Mancini: c’è un match da chiudere, lui entra ed esegue.
Raspadori 7 – Quando si tratta di piazzare la zampata, lui risponde presente. Il gol del 1-2 sta tutto nella sua lucidità di rubar palla e servire Grifo. É lui il punto di riferimento per la ricostruzione della Nazionale azzurra.
Grifo 8 – É l’uomo del match. Tanto lavoro al limite dell’area, sempre alla ricerca del pallone in mezzo (o comunque di traiettorie insidiose per il portiere avversario). E la sua intraprendenza viene premiata: prima l’assist, poi il gol. Nella ripresa poi una traversa colpita e il gol della doppietta. Sentenza.
FAGIOLI-PAFUNDI-PINAMONTI S.V. – Al debutto con la nazionale maggiore, entrano a risultato ormai acquisito. Per loro un finale tutto da gustare.