Allegri: “Bonucci leader della Juve del futuro, sulla finale di Champions…”
Ospite di Paolo Condò su Sky Sport per il programma “Mister Condò”, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato a ruota libera di diversi temi. Su tutti riaperta una ferita che ancora fa male ai bianconeri: la sconfitta in finale di Champions League contro il Real Madrid.
“Se potessi tornare indietro? Alla fine del primo tempo avrei fatto due o tre cambi – racconta Allegri – ma era impossibile perché quando si gioca una finale si pensa anche ai supplementari e in quel momento avevo Pjanic con un ginocchio in disordine, Mandzukic con una caviglia che si stava gonfiando e quindi li ho rimandati in campo sperando che la partita si mettesse in un certo modo e che 20 minuti riuscissimo a reggere.Già gli ultimi 5 minuti del primo tempo loro avevano preso il sopravvento. I primi 40 minuti loro erano stati fermi, avevano paura di prendere gol e nel secondo tempo, quando hanno visto che noi eravamo più in difficoltà, ci sono saltati addosso”.
Nel corso del cammino in Champions League, uno dei momenti più difficili per la Juventus è stato agli ottavi di finale contro il Porto quando si scatenò il caso Bonucci, un episodio che Allegri racconta a freddo tanto tempo dopo: “In quel momento particolare era giusto fare così. Ci sono momenti in cui è giusto chiudere un occhio e dei momenti in cui gli occhi vanno tenuti entrambi aperti. Lui aveva sbagliato, avevo sbagliato anche io, infatti mi sono autopunito, ed era giusto che Leo stesse fuori. E’stata una partita importante e decisiva e se anche avessimo perso dopo avremmo avuto la forza per vincerne altre dieci”.
“Contro il Porto abbiamo giocato bene – ammette – poi dopo due giorni Bonucci è rientrato perché è un giocatore importante, straordinario e soprattutto deve capire che sarà il futuro leader dello spogliatoio della Juventus»