Antognoni: “Fiorentina puoi vincere, Berna come Robben”
Anni di lontananza, ora il riavvicinamento. Giancarlo Antognoni riparte dalla Fiorentina: “Non è stato facile in questi anni – ammette la bandiera viola a La Gazzetta dello Sport – . Cosa provereste incontrando ogni giorno la donna che ti ha fatto battere il cuore senza poterci stare insieme? Andrea Della Valle è un vero tifoso, mi ha conquistato la sua passione. Sono pronto a dare una mano ma non chiedetemi miracoli, anche se ritengo che la Fiorentina abbia tutto per vincere una coppa. Con il nuovo stadio e la Cittadella si può fare un salto di qualità. Uno scudetto potevo vincerlo se Batistuta non si fosse fatto male in un momento chiave, ma parlare adesso di determinati obiettivi non è il caso“.
Fiorentina che si aggrappa a Bernardeschi: “Il suo gol mi ricorda quello che feci io in Nazionale contro la Grecia nel 1980 – racconta -. Ha la potenza e la precisione di tiro di Robben, è stato bello vederlo capitano contro la Lazio. Un altro grande numero 10 della storia viola. Chiesa? Mi ricorda un po’ Causio. Potenza, dribbling, piedi delicati. Bravo Sousa che lo ha scoperto e lanciato“. Antognoni continua il suo viaggio nel mondo dei giovani emergenti: “Donnarumma è un mostro tra i pali, è l’erede di Buffon. Romagnoli e Rugani possono ripetere le imprese di Nesta e Cannavaro. E Caldara è un gran colpo da parte della Juventus. Verratti mi fa impazzire, la Serie A se lo è fatto scappare ed è stato un errore. Locatelli può essere un Pirlo ma ancora non ha il suo piede. Belotti? Mi ha sorpreso, è come Graziani. Ha il fuoco dentro“.
E sulla Nazionale, Antognoni conclude: “Ventura è un insegnante di calcio“.