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Antonini a Repubblica: “Non mi sento antipatico. Guardo con attenzione a Palermo”

Valerio Antonini, patron del Trapani, è stato intervistato per la Repubblica Palermo e ha parlato degli obiettivi per il prossimo campionato, spaziando però su diversi argomenti.

“Speriamo che il campo confermi la bontà delle scelte che abbiamo fatto. Nessuno ha fatto come noi. Siamo la squadra più forte del campionato – afferma – . Puntiamo al doppio salto dalla D alla B come primo passo per poi costruire il sogno della serie A. Del resto, nessuno ha speso quanto noi e ha preso i giocatori che abbiamo preso noi”.

Antonini commenta le critiche di chi lo addita come ‘presuntuoso’: “Non mi sento antipatico […]. Dà fastidio sentirsi dire “vado a vincere”. Ma, a volte, questa è una tattica per innervosire chi ho davanti“.

Sul futuro prossimo, dice: “Mi aspetto di avere palazzetto e stadio sempre pieni e soprattutto guardo con attenzione a Palermo. La nostra è una realtà che corre come un treno. Già nel basket il 15% degli abbonati viene da Palermo, ma il mio obiettivo è spostare le persone da Palermo a Trapani per un grande spettacolo di calcio“.

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10 thoughts on “Antonini a Repubblica: “Non mi sento antipatico. Guardo con attenzione a Palermo”

  1. ma i gemellaggi ultras, esattamente , che mi…ia rppresentano? oltre l’ignoranza di chi non ha idea di cosa siano i valori dello sport e ha solo voglia di fare il giochino della guerra? in Ucraina li mannasse a tutti l’ultras.. di tutte le squadre

  2. Caro sig. Antonini, porti il volley femminile a Palermo, se riesce in questa titanica impresa, visto che un palazzetto (o quel che rimane…) c’è già…

  3. Che tristezza questi campanilismi da quattro soldi che si intravedono da certi commenti. Roba medievale, tipico della mentalità ultras. Gente che si insulta allo stadio come gli animali, senza dignità e decoro, perchè fanno parte di tifoserie “rivali” o di tifoserie “gemellate” con rivali. E a volte si menano pure. Schifo vero. Tifare una squadra non deve voler dire “odiare” altri. Dal successo di Trapani, Palermo, Catania etc., il calcio siciliano nel suo insieme ha solo da beneficiare.

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