Arcoleo, auguri con dedica: “Scelsi Italiano, ora vedo lo Spezia…”
Tanti auguri a Ignazio Arcoleo, simbolo rosanero da calciatore e da allenatore. Il protagonista dell’eroica cavalcata del Palermo dei picciotti in Serie B che fruttò il settimo posto in classifica oggi compie 73 anni. Nonostante il periodo di difficoltà imposto dalla pandemia, per il tecnico il diktat è sempre lo stesso: formare e valorizzare i giovani. Lui continua a farlo nel Ribolla con regole ferree di distanziamento.
Ma quando gli chiediamo di rispolverare i ricordi di quell’annata da oscar che mise sotto i riflettori calciatori rosa alle prime armi e ancora anonimi, la sua risposta non lascia spazio a dubbi: “Hai visto la partita vinta dallo Spezia contro il Milan? Ecco, i miei ragazzi erano come la squadra di Italiano: avevano la voglia di lavorare ed essere protagonisti“, afferma.
Quella dell’allenatore bianconero è un’impresa elogiata da tutti in settimana. Un piccolo miracolo simile a quello rosa che in quell’anno di B aveva una squadra inesperta ma dal grande valore umano. In effetti Arcoleo credeva in un calcio all’avanguardia che puntava sulla crescita di promesse poco conosciute. Era fondamentale una costante ricerca nelle serie inferiori e sapienza negli acquisti per trovare il colpo giusto e continuare a vincere mentre le altre spendevano fior di quattrini. “A Trapani non potevamo prendere i Ronaldo o i Messi di oggi. E neanche lo volevamo”. Con il presidente Bulgarella c’era infatti una visione comune sugli obiettivi. “L’abilità era quella di scoprire il valore dei giovani e di avere il coraggio di metterli in campo per conquistare degli obiettivi”. Due promozioni di fila e i playoff per la B.
E proprio l’attuale allenatore dello Spezia, Vincenzo Italiano, fu scelto da Arcoleo da giovanissimo quando giocava nella Partinicaudace. Una storia che ha dell’incredibile. Il Trapani, infatti, nella stagione 93’/94′ vinse il campionato grazie al contributo di un super Vasari (scelto l’anno prima proprio da Arcoleo) che proveniva dalla squadra di Partinico. L’allenatore Vassallo consigliò ai granata anche il centravanti Cervillera. “Era capocannoniere e andai a vedere come giocava, nel frattempo notai Italiano che mi piacque tanto come mezz’ala. Dissi che li prendevo tutti e due – prosegue Arcoleo -“.
La storia diventa paradossale perché la prima scelta, Cervillera, si fece male. “E quello a finire il percorso in prima squadra è stato… Italiano. Ha sempre avuto qualità ed è una bravissima persona”. Con lui, infatti, persiste un dolce rapporto d’amicizia. “Ci siamo visti a Trapani. Gli faccio spesso i complimenti per le vittorie”. Successi dello Spezia in stile Palermo dei picciotti.
LEGGI ANCHE
PALERMO, IL VECCHIO E IL BAMBINO DANNO LA SPINTA. MA LA STRADA È LUNGA
Caro Ignazio anche tu vivi di ricordi….
Italiano è un grande allenatore e se nello spezia ci stan ottimi giocatori il merito è dell ex dt guido angelozzi che è un grande a fiutare ottimi giocatori
Bravissimo, e complimenti si vede che conosci il soggetto, non come me, ma quani basta. Vorrebbe calcare l’onda del vincitore
ahahahah ma vai ……. mi dispiaice che ancora c’e’ gente che ti dia spazio in questa rubrica , quando ando’ a GENOVA SPUO SUL PIAO DOVE HA MANGIAO , PAROLE DETTE DAL PRESIDENISSIMO …… MEGLIO CHE NON DICO ALTRO
Italiano bravissimo allenatore,