Arcoleo: “Palermo più forte ma attenzione alle ripartenze del Cesena”
Ignazio Arcoleo è d’accordo con Tedino, il pericolo maggiore per il Palermo, a Cesena, è… il Palermo. Nel senso che, pur riconoscendo la superiorità tecnica dei rosanero, il tecnico palermitano sa che le insidie si nascondono soprattutto dietro il modo in cui viene approcciata la gara. “Il Palermo grazie alla vittoria di sabato ha già conquistato un bel vantaggio ma non è ancora il momento di rilassarsi. La trasferta di Cesena non è impossibile, diventa a rischio se pensi di poterti godere il primato in serenità. Il Palermo finora in trasferta ha sempre avuto un atteggiamento da grande squadra, come una vera capolista sa sfruttare gli errori degli avversari e sa fronteggiare le tantissime avversità con la rabbia agonistica. Se manterrà queste forti motivazioni non avrà problemi”.
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Arcoleo ha mantenuto la promessa e ha applaudito il Palermo da spettatore, allo stadio, in occasione della vittoria contro la Ternana. E il giudizio è positivo. “Il Palermo è troppo forte per avere problemi contro squadre di questo livello, sia sul piano organizzativo che fisico ha doti non comuni, il pragmatismo della grande squadra che dopo il vantaggio gioca come il gatto col topo. Un po’ di ansia c’è stata solo dopo il rigore sbagliato ma il risultato finale è giusto. La Ternana non è stata fortunata perché ha subito gol alla prima azione e dopo dieci minuti ha dovuto sostituire i due difensori centrali, cosa che ha penalizzato la gestione della partita”.
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Arcoleo però batte sul tasto dello stadio pieno. Aveva fatto un appello alla vigilia che non è stato raccolto: un po’ l’aria natalizia e i negozi aperti, un po’ la crisi economica e un po’ l’apatia (o antipatia) della maggior parte dei tifosi nei confronti della società. Però… “Capisco che ormai è una guerra aperta e che non basta certo un mio appello per portare la gente allo stadio. Però io sono uomo di calcio e vi dico che sabato ho provato angoscia a vedere uno stadio così vuoto per celebrare una capolista che aveva appena vinto a Bari. Quando giochi a questi livelli l’adrenalina di uno stadio pieno come il Barbera fa la differenza, in queste condizioni c’è il rischio che ci siano cali di motivazioni. Quando vai male in classifica, come l’anno scorso, ci sta che lo stadio sia vuoto ma quando sei in testa al campionato un giocatore pensa: che devo fare di più per riconquistare i tifosi? E si rischia di provare un senso di impotenza. Per questo credo che Tedino abbia fatto un grande lavoro motivazionale e organizzativo”.
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Arcoleo, come sempre, esamina l’avversario con l’occhio clinico di chi ha combattuto mille battaglie. “Ho visto giocare il Cesena con il Pescara, era sotto nel punteggio e Fulignati aveva salvato la porta in molte altre circostanze. Poi però, negli ultimi venti minuti, il Cesena mi ha impressionato per la qualità di alcuni giocatori come Jallow, Laribi e Donkor, per la velocità di alcune ripartenze e per il sostegno del pubblico. Mi ha dato invece l’impressione di non essere una squadra perfetta nell’allineamento difensivo. Il fatto di giocare due giorni prima del solito credo sia un piccolo vantaggio per il Palermo che con la Ternana mi ha dato l’impressione di non avere speso tantissimo sul piano energetico. Dovrà essere il Cesena a fare la partita e il Palermo potrà aspettare gli avversari e colpirli al momento opportuno come ha sempre saputo fare in trasferta”.
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