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Argentina – Messico 2–0, PAGELLE: Messi salva l’Albiceleste con una perla

ARGENTINA – MESSICA 2 – 0 | Marcatori: 19′ s.t. Messi (A), 42′ s.t. Fernandez (A)

Soltanto grazie ad una magia di Messi l’Argentina riesce a battere un Messico chiuso, aggressivo e compatto. La ‘Pulga’ salva l’Albiceleste con un tiro da fuori all’angolino, dopo un’ora in cui gli argentini faticavano anche ad entrare nell’area di rigore avversaria. Dopo il vantaggio, l’Argentina si tranquillizza e trova il raddoppio con un gran tiro a giro di Fernandez, che chiude una partita complicata.

Complicata perché il Messico l’aveva preparata esclusivamente per parare l’assalto di Messi e compagni, che cercavano il riscatto. L’idea del ct Martino era di arrivare a giocarsi la qualificazione all’ultima con l’Arabia Saudita nello scontro diretto; ma il fenomeno argentino ha rovinato i suoi piani.


IL TABELLONE DEI MONDIALI

ARGENTINA (4-3-3): Martínez 6; Montiel 5,5 (dal 18′ s.t. Molina 6), Otamendi 6, Lisandro 6, Acuña 6; De Paul 4,5, Guido Rodríguez 5,5 (dal 12′ s.t. Fernandez 7), Mac Allister 5,5 (dal 24′ s.t. Palacios 6); Messi 7,5, Lautaro 4,5 (dal 18′ s.t. Alvarez 6,5), Di María 6,5 (dal 24′ s.t. Romero 6). 

 

MESSICO (5-3-2): Ochoa 6; Alvarez 6 (dal 21′ s.t. Antuna 5,5), Araujo 5,5, Montes 6,5, Moreno 5, Gallardo 5; Herrera 4,5, Guardado 6 (dal 42′ p.t. Gutierrez 5,5), Chavez 5; Lozano 5,5 (dal 28′ s.t. Alvarado 6), Vega 5,5 (dal 21′ s.t. Jimenez 5,5). 

I MIGLIORI

Messi: fino al 64esimo un paio di accelerazioni e tanti passaggi sbagliati. Poi, la svolta: il gol da campione. Dal nulla, da fermo, senza ritmo, Messi tira col mancino e la palla va nell’angolino basso. L’Argentina è viva grazie a lui. Solo grazie a lui.

Fernandez: entra e la partita cambia. Stravolge il disastroso centrocampo dell’Argentina con dinamismo e ottima tecnica: lo dimostra al mondo a 5 minuti dalla fine, con un golazo sotto l’incrocio.

Di Maria: dà la palla decisiva a Messi e dal suo passaggio c’è il gol vittoria, ma si era messo in mostra già prima, perché gli unici guizzi dell’Argentina erano arrivati dai suoi dribbling sulla destra. Salta spesso l’uomo grazie alla sua esplosività e mette palloni interessanti in area di rigore.

Montes: al centro è un leone e dentro l’area comanda, almeno fino a quando il Messico c’è. Allontana una quantità infinita di palloni di testa e annulla completamente Lautaro. Poteva fare un pelo meglio nella confusione da fuori di Messi, anche se mancava la copertura del centrocampo.

I PEGGIORI

Herrera: scala male a centrocampo e lascia un metro di troppo a Messi, che non perdona e segna il gol della vittoria. Partita comunque nervosa di Herrera, che si fa vedere poco.

De Paul: passaggi e scelte sbagliate, di continuo, che a centrocampo pesano molto. L’Argentina fatica ad arrivare sulla trequarti offensiva quando De Paul ha palla e spesso rischia di subire il contropiede messicano.

Lautaro: tocca pochissimi palloni; e quando riceve, va subito a terra: Orsato però non gli fischia mai fallo. La partita di Lautaro, così, diventa nulla e controproducente per l’Argentina.

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