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Europa League, perché Arsenal – Benfica si gioca in Grecia?

Altro giro, altra partita in campo neutro. Questa volta succede in Europa League e ancora una volta a giocare in campo neutro sono Arsenal e Benfica: all’andata i portoghesi avevano dovuto ospitare l’avversario allo stadio “Olimpico” di Roma; al ritorno saranno gli inglesi a dover “ricevere” l’altra squadra su un campo neutro, precisamente allo Stadio “Georgios Karaiskakis” al Pireo (nei pressi di Atene). Ma perché questa scelta della UEFA? Cosa dice il regolamento?

La gara non si potrà svolgere all’Emirates Stadium di Londra perché il governo inglese ha introdotto delle restrizioni che limitano l’ingresso in Regno Unito per contenere la diffusione del covid: stop a tutte le partenze e arrivi da/verso paesi considerati ad alto rischio e chi rimpatria in Regno Unito da paesi specifici deve comunque rispettare 10 giorni di quarantena prima di poter circolare nel Paese. E il Portogallo è nella “lista rossa” dei collegamento considerati ad alto rischio.

Anche la squadra inglese  – come il Benfica all’andata – ha avuto dunque l’onere di individuare un campo “neutro” in cui disputare il match di ritorno, pena la sconfitta a tavolino. La partita si svolgerà dunque al “Karaiskakis” del Pireo. E come all’andata – paradosso del regolamento – i gol segnati in “trasferta” saranno comunque considerati tali: in caso di parità saranno conteggiati per determinare chi passerà il turno.


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