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Asta a Repubblica: “Ho scoperto Pessina. Era già un veterano”

Antonio Asta si racconta tra le pagine di  Repubblica. L’ex centrocampista ora allenatore e collaboratore tecnico con un passato nel Palermo si è raccontato all’interno del giornale in un’intervista rilasciata a Fabrizio Bertè.

“Sono nato ad Alcamo nel 70 ma un anno dopo i miei genitori sono stati costretti a trasferirsi a Milano – afferma -. Siamo tornati ad Alcamo quando avevo 6 anni e in Sicilia ho iniziato a giocare a calcio Ho fatto il primo provino in una società milanese, la Aldini e prendevo ogni giorno tre autobus per andare ad allenarmi”.

Giocò in Promozione nel Corbetta con un presidente d’eccezione: Ezio Gregio. “Mi fece gli auguri su Striscia all’esordio in Nazionale. Il mio sogno era giocare almeno una partita tra i professionisti”. Quando arrivò al Palermo di Zamparini fu “la giusta chiusura di un cerchio – prosegue – non avevo mai giocato in Sicilia”.


Poi si parla di Pessina, lanciato proprio da Asta. “Aveva sedici anni quando lo aggregai alla prima squadra. Di lui mi colpirono l’educazione e il rispetto. E la sua grande intelligenza. Ancora oggi lo sento e gli ricordo di quando lo definivo affettuosamente un giovane vecchio, era un ragazzino ma in campo sembrava un veterano. A Lecce l’ho voluto fortemente con me. Ho conosciuto anche Sirigu e Belotti con cui sono rimasto in ottimi rapporti”.

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