L’Avellino ci prova ancora: oggi il ricorso al Tar per la riammissione in B
L’Avellino ci prova ancora. Dopo un’estate infuocata, il patron del club irpino, Walter Taccone, si prepara all’ultimo assalto per ottenere la riammissione: oggi infatti verrà discusso al Tar della Lazio il ricorso che se accolto potrebbe portare persino ad una B a 20 squadre (alla quale forse la lega cadetta – anche per ragioni di calendario – non si opporrebbe).
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La situazione è legata all’ormai famoso caso Finworld e alle fideiussioni da essa rilasciate: l’Avellino (affidatosi a proprio a Finworld e alla rumena Onix Asigurari) era stato escluso perché ritenuto a conoscenza del fatto che la Finworld stessa non era più considerata idonea a rilasciare garanzie finanziarie per le società calcistiche, ma il mese di tempo concesso a tutte le altre società (Palermo e Lecce compresi) per mettersi in regola ha fatto scattare il ricorso al Tar, a cui seguirebbe persino un ricorso al Consiglio di Stato e infine al Tas di Losanna per fare richiesta di risarcimento.
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Nei giorni scorsi, sempre più insistenti erano state le voci di un possibile compromesso tra irpini e Figc per evitare il pagamento di un salatissimo risarcimento, ma Taccone (nonostante le speranze siano ormai bassissime) ora vuole giocarsi il tutto per tutto: secondo quando riportato dal Corriere dello Sport ci sarebbero anche i margini per un accoglimento dell’istanza per violazione delle norme civilistiche europee, oltre che per i nuovi fatti intervenuti e il parere del Collegio di Garanzia del Coni che darebbero ragione all’Avellino (il cui marchio è ancora detenuto da Taccone, mentre il nuovo sodalizio è già pronto per iniziare il campionato di Serie D).
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