Avv. Di Cintio: “Penalizzazione Parma? Sanzione eccessiva. Il ricorso del Palermo… “
La parola all’esperto. L’avvocato Cesare Di Cintio parla della sentenza sul caso Parma,in una intervista rilasciata al Giornale di Sicilia: in appello dovrebbe presentarsi sia il Parma sia il Palermo e l’esperto di diritto sportivo ammette che nella sentenza ci sarebbero diversi aspetti critici e che la battaglia legale potrebbe prolungarsi.
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Intervistato da Benedetto Giardina afferma: “Sulle base delle prove il Parma è stato condannato a 5 punti di penalizzazione, che a mio avviso sarebbero anche eccessivi. Il tentativo viene equiparato al fatto commissivo, ma è anche vero che non sono state comminate pene di questa entità. E visto che la condanna di due anni per Calaiò giunge mediante l’applicazioni di attenuanti generiche (la pena minima è 4 anni), la sanzione per la società non mi sembra commisurata alla pena dimezzata per il tesserato. Penso che il Palermo possa agire solo nell’ambito dell’applicazione della sanzione e sulla sua afflittività”.
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In merito ad un ricorso del Parma aggiunge: “L’illecito è stato riconosciuto nel merito, ma se non è ritenuto così grave per il calciatore, è da capire come tale attenuante non sia stata applicata alla società. Se è vero che la sanzione discende alla società in virtù della responsabilità oggettiva, allora l’applicazione di cinque punti di penalizzazione potrebbe essere eccessivamente severa. Responsabilità diretta (tesi sostenuta da Zamparini, ndr.)? No è chiaramente responsabilità oggettiva: il fatto è da addebitare ad un tesserato, non ad un legale rappresentante”.
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E sull’afflittività della pena dice: “I giudici hanno ritenuto che la sanzione non sarebbe potuta essere afflittiva nella stagione appena conclusa. Se non poteva essere tale, evidentemente la penalizzazione sarebbe dovuta essere di un solo punto, ma anche qui è da capire come questo porti ai cinque punti di penalità in A”-
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