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Azionariato, Amenta presenta il progetto di “Amici Rosanero”

Una nuova proposta per l’azionariato popolare. Dopo la società “Palermo FBC 1900”, entrano in scena gli “Amici Rosanero” che con il consulente e rappresentante, Carlo Amenta, hanno già raccolto 300 adesioni e mirano ad ottenere il 10% del club rosanero. I soldi che verranno immessi, serviranno al club per costruire il nuovo centro sportivo.

PALERMO, PRESO CHRISTIAN LANGELLA

La costituenda società “Amici Rosanero” parteciperà al bando relativo all’azionariato popolare e Carlo Amenta ha voluto spiegare tramite un video-messaggio il progetto per il nuovo Palermo: “Stiamo provando a mettere insieme tutte quelle persone che hanno a cuore le sorti del club rosanero e che hanno voglia di scrivere questa nuova pagina di un Palermo che sta ricominciando. Costituiremo un sito e una pagina Facebook nella quale sarà inserito un modulo da compilare e nel quale bisognerà inserire quanto i tifosi saranno disposti a versare per entrare a far parte dell’azionariato popolare”.


“I tifosi – prosegue Amenta – potranno avere un 10% delle quote del club e un rappresentante che dialogherà con la società, portatore dell’interesse dei soci e capire quali sono i bilanci e altre informazioni utili. Si metteranno dei soldi che non costituiranno alcun investimento. I soldi che verranno immessi saranno soltanto utilizzati da Mirri e Di Piazza per far migliorare il Palermo, non ci sarà alcun interesse personale. Si contribuirà economicamente alla rinascita del Palermo senza alcuna possibilità di arricchirsi grazie al proprio investimento”.

C’è insomma tanta voglia di partecipare alla rinascita del Palermo. Ci sono all’opera alcune cordate di tifosi ed non è da escludere – anzi è auspicabile – che alla fine si cerchi una soluzione condivisa che non tolga spazio a nessuno.

Ecco il video-messaggio del progetto presentato da Carlo Amenta:

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3 thoughts on “Azionariato, Amenta presenta il progetto di “Amici Rosanero”

  1. Chiaramente questo del Palermo non è azionariato popolare, ma una sorta di charity, si donano soldi per costruire il centro sportivo.

    Nulla di male, ma chiamiamo le cose col loro nome, l’azionariato è investimento e rischio, niente di cui doversi vergognare, a Palermo, a quanto pare, non si può fare quello che altre società nel mondo fanno e anzi si sottolinea la parola “arricchimento”, come se investire 10 o 100 euro in D possa fare arricchire qualcuno una volta vinta la Champions League.

    Please…

  2. Gentilissimo, nelle altre città del mondo non si arricchisce nessuno. E a Parma i tifosi dopo due anni hanno già perso tutto quello che hanno messo. Il calcio non arricchisce nessuno se non nella passione e nell’entusiasmo.

  3. Diciamo la stessa cosa, non ci si arricchisce con 100 o 1000 euro investiti comprando azioni della propria squadra del cuore. Immagino che nemmeno lei, comunque, chiami questo del Palermo azionariato. Raccolta fondi mi sembra corretto e, specifico, per nulla offensivo. Soltanto diverso da quello che era previsto nel bando di sua eccellenza “Amore e Visione”.

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