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Azionariato popolare: ecco come partecipare. Inviata già la prima offerta

La costituzione dell’azionariato popolare del nuovo Palermo va avanti. La società rosanero ha infatti pubblicato sul proprio sito ufficiale il “manifesto” ma soprattutto le linee guida e il regolamento per permettere la partecipazione alla ssd Palermo da parte di un ente rappresentativo dei tifosi. Ed è già stata presentata la prima offerta: si tratta di “Palermo FBC 1900 – Supporters Trust”, ente presieduto da Sergio Di Napoli e che si era anche presentato all’avviso pubblico del Comune di Palermo per il titolo sportivo di Serie D.

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Come già anticipato nella conferenza stampa al Barbera, viene messo a disposizione il 10% del capitale sociale ad un ente con almeno 100 tifosi rappresentati dietro il versamento di una somma fino all’importo massimo di euro 1,5 milioni di euro (a prescindere dall’importo, infatti, sarà comunque garantito un diritto di voto pari al 10%).

I contributi raccolti dall’azionariato diffuso saranno destinati alla costruzione del nuovo centro sportivo, indicato come primo progetto nella lista della nuova società: “Un tassello fondamentale per il futuro della squadra e più in generale dello sport a Palermo. Una fabbrica di talenti dove poter coltivare i campioni di domani direttamente nel nostro territorio”.

Le domande per gli enti interessati a entrare nel capitale sociale possono essere presentate entro il 31 ottobre 2019 all’indirizzo [email protected], allegando atto costitutivo e statuto dell’Ente rappresentativo, oltre all’elenco con le generalità di tutti i soci aderenti. In caso di più candidature, la Società assegnerà la corrispondente quota del capitale sociale all’Ente che per primo avrà offerto l’importo più alto.

Non potranno essere ammesse offerte di singole persone fisiche e solo un Ente (al quale si potrà aderire anche in un secondo momento) verrà scelto tra le varie candidature come “soggetto unico di rappresentanza dell’iniziativa popolare”. Ogni tifoso contributore verrà considerato a tutti gli effetti un “socio fondatore”, sarà citato con nome e cognome, a futura memoria, nel sito e negli altri materiali di comunicazione della società e avrà diritto a vari benefit.

Il regolamento fa riferimento a quanto contenuto nell’articolo 9 dello Statuto societario, che di seguito riportiamo:

“Articolo 9 – Una quota pari a un decimo del capitale sociale (c.d. Quota o Compagine Rappresentativa) dovrà essere immediatamente resa disponibile in favore dell’Ente Rappresentativo di almeno 100 tifosi della squadra di calcio della Città di Palermo di cui almeno la metà residenti nel Comune di Palermo (c.d. Ente Rappresentativo) che, per primo, si offra di sottoscrivere e versare l’importo di Euro 1.500.000,00 (euro unmilionecinquecentomila/00) entro la data del 31 ottobre 2019. Non appena un Ente Rappresentativo avrà raccolto una somma di danaro pari ad Euro 1.500.000,00 offrendola alla società, l’Assemblea dei soci delibererà un aumento del capitale sociale fino ad Euro 15.000.000,00 (quindicimilioni/00) che dovrà essere sottoscritto ed interamente versato dall’Ente Rappresentativo nella misura del 10% entro il termine di 30 giorni decorrenti dalla deliberazione.

Nel caso in cui alla data del 31 ottobre 2019 un Ente Rappresentativo dei tifosi abbia offerto alla società una somma inferiore ad Euro 1.500.000,00, l’Assemblea dei soci delibererà l’aumento del capitale sociale che sarà ritenuto congruo dalla maggioranza per il perseguimento dello scopo sociale, ed all’Ente Rappresentativo sarà attribuita una quota di capitale sociale proporzionale alla somma di danaro dallo stesso versata. In tal caso, in deroga alle previsioni dell’art. 2468 comma 2 c.c. inerenti la proporzionalità tra la quota sottoscritta ed i relativi diritti, all’Ente Rappresentativo viene garantito il diritto di voto esercitabile all’interno dell’Assemblea dei soci in misura pari al 10% dei voti esercitabili, anche se la quota di capitale sociale detenuta sia inferiore al 10% del capitale sociale ed anche se la medesima quota dovesse succes- sivamente ridursi in seguito a ulteriori aumenti del capitale sociale che fossero deliberati dall’assemblea dei soci ma non sottoscritti dall’Ente Rappresentativo. Nel caso in cui siano stati costituiti più Enti Rappresentativi, la quota di capitale sarà attribuita a quello che per primo abbia offerto la somma di Euro 1.500.000,00, e, nel caso in cui nessuno degli Enti Rappresentativi abbia offerto tale somma, a quello che alla data del 31 ottobre 2019 avrà offerto la somma maggiore.

La Quota Rappresentativa è indivisibile. Quale che sia la forma dell’Ente Rappresentativo e la sua organizzazione interna, tutti i diritti inerenti la quota medesima andranno esercitati tramite un rappresentante comune della quota (ai sensi e per gli effetti dell’art. 2468, ultimo comma, codice civile). L’Ente titolare della Quota Rappresentativa dovrà prevedere al suo interno una organizzazione ispirata ai principi di democrazia e di uguaglianza dei diritti di tutti i partecipanti. In particolare l’organo assembleare di detto ente dovrà essere regolato dal principio normativo di cui all’art. 2538, comma 2, codice civile (c.d. regola ), essendo questa condizione per l’esercizio di tutti i diritti inerenti la Quota Rappresentativa.

L’Ente titolare della Quota Rappresentativa ed i suoi singoli partecipanti dovranno essere in regola con tutte le norme per l’affiliazione alla Federazione Italiana Giuoco Calcio. E’ espressamente vietata la partecipazione, all’interno dell’Ente cui verrà attribuita la sopra citata Quota del capitale sociale Rappresentativa, di soggetti che abbiano riportato condanne, con sentenza passata in giudicato: per reati puniti con pena edittale massima superiore a 5 anni; per i reati di cui alla Legge 401/89 e Legge 376/00; per i delitti contro il patrimonio; per il delitto di bancarotta fraudolenta; per reati che possano in alcun modo violare la normativa della Federazione Italiana Gioco Calcio. Per i fini di cui al precedente capoverso dovrà essere annualmente inviato alla Società l’elenco dei soggetti facenti parte della compagine dell’ente rappresentativo con autocertificazione attestante l’assenza di quanto sopra previsto. La presenza di soggetti attinti dai sopra citati precedenti o il rifiuto di consegnare l’elenco determineranno (previa apposita delibera assembleare) la sospensione di tutti i diritti sociali dell’Ente Rappresentativo”.

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9 thoughts on “Azionariato popolare: ecco come partecipare. Inviata già la prima offerta

  1. L’azionariato di mirri mi pare una grande presa in giro. Non si da modo ai singoli tifosi di potere partecipare alla nuova società. Capisco che siamo a palermo mica in Catalogna, però c’è un limite a tutto…Zamparini era un presidente-padrone ma questo manco babbia….

    1. Scusa? Una persona “comune”, in rappresentanza della cittadinanza, potrà avere diritto di voto in assemblea e questa ti sembra una presa in giro?

  2. AZIONARIATO IMPOPOLARE:
    premesso che stimo tantissimo Mirri (che ho conosciuto in occasione di Palermo-Carpi..un signore e ho tifato lui presidente), pero’ questa forma di azionariato e’ alquanto IMPOPOLARE, perche’ i partecipanti vengono ingabbiati in una scatola a fondo perduto, invece di partecipare direttamente nel capitale (ovviamente con la rappresentanza sempre limitata a 1 delegato); ossia i tifosi soci dovevano partecipare direttamente al rischio di impresa….!!!
    Cosi sono soci di un Ente non del Palermo….trattasi di un azionariato all’italiana, o per essere d’accordo con Giovanni.. possiamo dire alla friulana…no me ne voglia il buon Mirri…..questa e’ una presa in giro……..!!!
    Cosi’ come e strutturato non invoglia nessuno a partecipare….mi dispiace sara’ un flop e la colpa non sara’ dei tifosi….un occasione persa… ed un mal inizio…..!!!
    Io ho sembre spinto per l’ AZIONARIATO POPOLARE (il direttore lo sa’) …pero’ di quello vero e non cosi spudoratamnete falso; daro’ il mio contributo pero’ no come volevo… a meno che Mirri non mi faccia partecipare direttamente nella sua quota…….!!!!

  3. Cioe’: il Palermo e’ di tutti……se le cose andranno male si perde tutti, se le cose andranno bene guadagnano solo due soci……!!!!!??????
    Renzo Barbera una cosa di questa non l’avrebbe mai fatta……!!!!
    Il Palermo e’ dei palermitani…. pero’ sembra che il dna e’ rimasto friulano….!!!!!

  4. Quindi Salvo fammi capire dobbiamo unirci 100 persone, uscire 15.000 a testa e formare una società? Che razza di azionariato è??? Smettiamola va

    1. Hai capito male. Si parla che per raccogliere 1,5 milioni devono esserci almeno 100 persone iscritte all’ente. Quindi significa che possono essere anche 1000 che accucchiano 1,5 mil. Ma anche questi, possono essere di meno ( leggi : ….nel caso in cui l’Ente avrà raccolta una somma inferiore…….). Il problema non è questo a mio parere ma quello che evidenzia PANAMA cioè che nessuna persona può diventare singolarmente socio ma solo attraverso un ENTE. Quindi in realtà tu non sei socio del Palermo ma dell’Ente che a sua volta è socio del Palermo). Questo non va bene.

  5. Agli illusi dell’azionariato popolare: questo non sarà mai veramente possibile nel sistema calcio-business. Ecco svelato l’inganno. Lasciate perdere e non vi fate aggirare da specchietti per le allodole. Il vero calcio popolare arriverà solo dopo che sarà stato eliminato il calcio business, Il resto è solo presa in giro inutile. A me proprio non interessa.

  6. Cmq Paolo aldila della suddivisione delle somme, questo non è azionariato popolare ma soltanto una presa in giro. Forse mirri pensa che abbiamo tutti l’ anello al naso. Neppure Zamparini si sarebbe sognato di fare una cosa del genere. Cominciamo male!!!

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