Baccaglini: “Vogliamo essere vincenti, stadio e centro sportivo le chiavi”- VIDEO
Volto nuovo, giovane, che ha già fatto discutere. Paul Baccaglini è il nuovo presidente del Palermo, stretta di mano con Zamparini e lo sbarco in città sotto la protezione dell’ex patron friulano. Una nuova avventura, a capo di una società di Serie A: “Grazie a tutti. Ringrazio il presidente Zamparini per questa bella presentazione e per aver introdotto quello che, secondo me, è una delle chiavi più importanti di questo progetto: l’aspetto legato alla gente di Palermo – esordisce il nuovo patron rosanero nella conferenza stampa di presentazione – . Questo è uno dei motivi principali per cui mi ha fatto sorriso leggere commenti quando tutto era ancora sotto la brace che si era chiusa l’operazione in poche settimane. In realtà da mesi abbiamo messo in piedi questa operazione che si articola su moltissimi aspetti, tanto quelli sportivi e calcistici quanto quelli legati alle infrastrutture, i posti di lavoro ed il percorso che mi ha portato qui oggi è stato interamente delineato da Zamparini. Io partecipavo ad una cordata americana di cui Cascio era il caposquadra, nel mio gruppo invece si tratta di financial advisor. In questa occasione ho avuto modo di vedere che dietro il Palermo Calcio batte un cuore che si è articolato con il gruppo Zamparini. Si sbaglia se si pensa che siano centri commerciali e altro, in realtà c’è una visione molto bella ed è questo quello che mi ha colpito. Quando l’operazione con cascio non ha funzionato erano proprio questi progetti che mi hanno affascinato e mi hanno portato ad avere un dialogo aperto con il presidente Zamparini per cercare di trovare un operazione che potesse diventare realtà. C’è stato un duro lavoro che oggi sembra niente, una cospirazione. Questo mi rammarica davvero perché arrivo a Palermo con grande energia e positività. Ho avuto un piccolo assaggio dei tifosi palermitani ad agosto e ieri sera: gente incredibile e bellissima. Spero che oggi si possa chiarire tutto, e una volta chiariti spero che si possa enfatizzare un’altra bella cosa. Zamparini è l’unico ad aver creduto in un giovane, mettendo la sua fiducia, il suo gruppo ed il suo futuro nelle mani di questo gruppo dove io sto mettendo la faccia, ed il presidente è felice di questo. Nonostante la giovane età c’è un energia che forse in certi ambienti manca perché si è legati ad una classe dirigenziale che non cede il testimone. In questi mesi uscirà il nuovo film di Veronese, “Non è un Paese per giovani”: io spero di essere l’esempio che possa smentire questo perché in Italia ci sono alcune delle teste migliori al mondo, progetti che faticano a trovare esposizione in Italia e bisogna andare all’estero. Io vengo dall’America dove nella Silicon Valley io sono vecchio, visto che l’età media è di 26 anni. Ringrazio veramente il presidente Zamparini per la fiducia ed il messaggio che uscendo ha voluto lanciare per scuotere l’Italia. Credo che il nostro operato non possa essere giudicato oggi, siamo ancora al primo giorno. Il nostro progetto ha diverse tappe, nel corso del tempo ci sarà modo per dimostrarvi che si è fidato della persona giusta. Io non mi aspetto di arrivare qui ed avere fiducia ed amore dei tifosi, questi se sono autentici vengono guadagnate con la forza dei risultati e con la coerenza di un progetto. Sono qui a metterci la faccia e l’energia per guadagnare amore, rispetto e fiducia di questa città meravigliosa con la quale possiamo fare cose belle”.
VIDEO – LA PRESENTAZIONE DI BACCAGLINI IN CONFERENZA STAMPA
Il nuovo presidente rosanero fa chiarezza sul fondo al quale appartiene e sulle voci emerse nella giornata di ieri: “Nel mondo della finanza ci sono molti casi di omonimia. La parola “fondo” è una definizione semplificata per parlare dei servizi finanziari che in questi anni abbiamo messo a punto. In questi anni abbiamo fatto progetti che vanno oltre la dicitura di fondo. Non credo che i grossi investitori vadano su Google per cercare come investire 100 milioni di euro. La forza di un fondo è fatta dalla costanza dei risultati che passano con il passaparola: un cliente soddisfatto consiglia il suo amico di guardare un’altra realtà e così via. Non mi stupisce che non si sia trovato un nome eclatante in questa ricerca perché noi siamo sempre rimasti una realtà dietro le quinte. Nel mondo degli investimenti essere anonimi spesso è un valore aggiunto. Tanti clienti hanno spesso bisogno della segretezza dei propri affari e questo noi lo garantiamo sempre. La concretezza finanziaria del fondo potrà essere valutata non tanto da numeri che si possono trovare online ma dai progetti che saranno creati con il gruppo Zamparini”. Progetti chiari, poco spazio per le chiacchiere: “Giovedì sarò già in riunione con il sindaco per parlare del progetto stadio e centro sportivo. Se avremo i permessi saremo già pronti per iniziare – assicura – . Non voglio che il nostro operato venga valutato da cospirazioni online, ma da quelle che visibilmente cercheremo di fare a Palermo dando solidità anche alla squadra che il prossimo anno affronterà il campionato. Spero nella Serie A, ma abbiamo anche un piano in caso di retrocessione. Io però credo che la salvezza sia alla nostra portata. Avrete la possibilità di valutare il nostro operato: una persona che deve fare una due diligence sul nostro fondo è Maurizio Zamparini che ha avuto fiducia in quello che abbiamo fatto. Vista la credibilità che ha come imprenditore penso che valga molto il suo giudizio“.
E sui dettagli e risvolti del closing: “I dettagli economici sono confidenziali e fanno parte dell’accordo raggiunto tra Zamparini ed il sottoscritto in quanto rappresentante del fondo. Il Palermo Calcio è inserito all’interno di una progettualità più grande: parlare di cifre non è giusto, resta tra me e Zamparini. Il problema di parlare di cifre è quello che crea aspettative, la gente proietta sulle cifre la propria matematica. Personalmente lo ritengo sbaglio. Lo stadio ed il centro sportivo sono la chiave del nostro progetto – ammette – : se pensate alla visibilità che una struttura del genere può dare alla città di Palermo è enorme”. Progetti strutturali ma non solo, Baccaglini punta ad una gestione accurata del club: “Per quanto riguarda la squadra dovrei mettere un turbante per dire “metteremo 100 milioni per la campagna acquisti”. Il mondo degli investimenti è mirato al massimizzare un’opportunità, che non significa sperperare soldi a destra e sinistra. Noi vogliamo gestire la squadra più come azienda che con una certa amatorialità. Guardando i bilanci del Palermo si ponno vedere tanti dettagli che se ottimizzati potranno rendere il Palermo una struttura solida e autonoma. Questo poi si traduce in una mentalità che deve coinvolgere anche la squadra. Questa ha già elementi validi, poi ci saranno una serie di aggiustamenti da fare durante il periodo estivo della campagna acquisti, ma la mia fortuna è avere un consulente (Zamparini, ndr) con esperienza nel mondo del calcio ed un gruppo che mi aiuterà a creare una squadra vincente. Non servono nomi eclatanti, credo che ogni tifoso del Palermo voglia vedere una squadra che vince. Noi vogliamo dare questo al Palermo“, ecco la volontà del nuovo presidente.
“Una sfida semplice non dà soddisfazioni, vincere facile è solo una pubblicità – specifica Baccaglini – . Il progetto del Palermo, quello che noi immaginiamo non succede dal giorno alla notte. Sono qui per starci, per dare continuità a quello che sto dicendo oggi che è il primo giorno. Alla squadra voglio dire che questi siamo fino alla fine del campionato, non ci saranno cambi di allenatore, voglio dirlo. Abbiamo un calendario non facile ma nemmeno proibitivo. Dobbiamo credere in una mentalità vincente, se questa contagia la nuova giunta per i progetti magari può dare una scossa. Da soli non si vince mai, lo deve volere la città e tutti quanti. Crediamoci, crediamoci. Abbiamo il destino nelle nostre mani e questa è una delle cose più belle. Volere è potere“.
Ancora sul closing: “Il rischio di usare questa parola è quella di associarla ad un’altra realtà. E’ un’operazione che si articola su molti punti e fronti, questo cambio al vertice magari non segue una prassi, ma io e Zamparini abbiamo trovato accordo su tutto. Queste sono operazioni grandi che richiedono tempi tecnici, da parte del presidente Zamparini c’è fiducia nella concretezza di ciò che succederà”. Presidente presente o che delegherà qualcuno per seguire la squadra? Baccaglini scioglie ogni dubbio: “Voglio conquistare la fiducia mettendoci la faccia. Quando il Palermo giocherà in casa passerò la settimana in città, seguirò la squadra anche in trasferta. Questo per confermare il concetto di inclusione, una parola chiave di questa nuova gestione. Io voglio conoscere Palermo, avere un rapporto con le istituzioni ed i giornalisti che avete il polso della realtà cittadina. Io in prima persona voglio essere presente, la struttura amministrativa già c’è ed è solida. A fine stagione ci concentreremo nell’ottimizzare la gestione del club, adottando dei sistemi anglosassoni di gestione per rendere il Palermo solido“.
Ancora sui progetti della nuova proprietà: “I progetti di stadio e centro sportivo sono bellissimi. Spiegheremo alle istituzioni quanto vogliamo fare, una volta ottenuta l’autorizzazione speriamo di procedere. Perché non farlo pure qui? Io vengo dalla cultura americana, quando la squadra va male si disinteressano. Qui non c’è mai disinteresse, c’è energia che sia positiva e negativa“. Nessun intervento nel mercato di gennaio? Baccaglini spiega: “Durante la finestra invernale di mercato ancora non avevamo trovato l’accordo, era impossibile per noi investire in un progetto non ancora concreto. Non ho la stessa esperienza di Zamparini, non mi addentro nei dettagli di campo. Il Palermo va al di là di una prossima stagione in Serie A o Serie B. Si costruirà in base alla categoria, noi crediamo e vogliamo la Serie A. La Serie B però non distrugge il progetto che abbiamo messo in piedi. Zamparini ha fatto il massimo durante la sessione invernale“.
LA SECONDA PARTE DELLA CONFERENZA STAMPA DI BACCAGLINI