Presidente, permette tre domande?
Presidente, la conferenza stampa non è servita. Le domande sono state poste e il significato di tutte le sue risposte è stato “fidatevi”. Va anche bene, eh. Ci potremmo pure fidare. Non è tenuto a dirci quanti soldi verranno investiti nel Palermo e nemmeno quanti soldi ha a disposizione il futuro proprietario del club (fino al 30 aprile il proprietario è Zamparini Maurizio da Sevegliano, teniamolo bene a mente): si tratta di un investimento privato e né stampa, né tifosi, possono avere tali pretese. Sorvolando sulla particolarità della “privatezza” di un club calcistico, azienda che senza tifosi perderebbe milioni di euro, giusto per restare nel concreto del piano economico.
Detto ciò, presidente, tre domande sono d’obbligo e vanno riproposte, quantomeno per capire su che basi bisogna fidarci. Perché Franco Sensi arrivò a Palermo e lo conoscevamo come proprietario della Roma, garanzia enorme per un club di Serie C. Poi Zamparini prese un club di media Serie B sommerso dai debiti ed era fino a qualche settimana prima il proprietario del Venezia, il più classico degli “ascensori” tra i primi due campionati professionistici. Ora arriva lei e ci perdoni, ma se escludiamo Le Iene conosciamo ben poco. E a quel punto le domande sono d’obbligo, anche per trovare riscontri alle ricerche fatte sul web.
– Presidente, ma perché non possiede nemmeno un’azione del fondo Integritas Capital? L’ultimo bilancio, redatto lo scorso 23 giugno, vede come azionisti i soli Paul Fleming, Anthony Birrell e Jon Carp con in mano 1250 azioni dal valore di 16,8 sterline ciascuna a seguito di un aumento di capitale di 20mila sterline. Capitale sociale a dir poco irrisorio, ma poco importa. Quel che stupisce è semmai vedere un founding partner senza neanche possedere l’1% di ciò che ha costituito.
I tre azionisti di Integritas Capital, dall’ultimo bilancio
– Presidente, ma perché Foundation International (di cui lei sarebbe il financial secretary, a rigor di comunicato stampa) nega ogni tipo di rapporto con lei e ci rimanda ad un’eventuale fondazione omonima? E qui non parliamo di fondi di investimento, ma di progetti umanitari. E di fondazioni omonime ce n’è solo una in tutto il web, ma oltre a non avere granché di umanitario, non dà alcun risultato sul suo nome. Ci sono altre fondazioni omonime anche in questo caso? È una carica che non necessita di essere inserita nell’organigramma?
– Presidente, e stavolta sono io a scusarmi perché questa domanda non è stata posta in conferenza stampa (a differenza delle altre): perché mai l’acquisto della società tramite una Special Purpose Vehicle – società di scopo – dovrebbe essere la via più sicura per un club calcistico? È uno stratagemma per ristrutturare il debito (come ha fatto l’Inter) oppure è un modo per agevolare un finanziamento (come ha fatto la Roma)? Fermo restando che entrambe le casistiche sarebbero legittime.
Queste domande sono solo una richiesta di chiarezza, per capire quale sia il suo impegno, quali siano le sue referenze e quale sia la sua idea societaria. Senza alcuna diffidenza e senza voler partire a priori all’attacco delle intenzioni. Perché fidarsi di lei non sarà affatto un problema, se ci darà anche solo un motivo per farlo. Intanto, benvenuto e buona fortuna: finché lavorerà per il bene del Palermo, è il minimo che le si possa augurare.
Tranquilli, c’ha il tatuaggio del Palermo! 🙂