Baldini: “I ragazzi sono eroi. Le finali? Non si giocano, si vincono”
Palermo inarrestabile. La formazione di Baldini vince anche la gara di ritorno contro la Feraplisalò e si proietta direttamente alla finale playoff contro il Padova per continuare il sogno Serie B.
Un match giocato con gran carattere, ma il tecnico – evidentemente “a caldo” – riparte da un piccolo rimprovero a Marco Perrotta vittima di qualche calo di concentrazione. “Ho messo Odjer terzino per dare una mano e Perrotta va a saltare su calcio d’angolo? Mi incavolo – afferma a Rai Sport – perché vuol dire che non si è presenti. Svegliati se vuoi realizzare il tuo sogno. Devi essere applicato, solo i particolari fanno la differenza”.
“I tifosi fanno festa e fa piacere, mi auguro continuino a incitare i calciatori. Questi ragazzi sono eroi. Ma non devono essere superficiali perché un eroe è quello che non muore mai. Col Padova proveremo a giocarcela: vuol dire avere rispetto e cercare di farci valere come abbiamo fatto fino ad ora”.
Le parole in conferenza stampa
“Dobbiamo far valere la nostra fame, dobbiamo avere spirito e voglia di non arrenderci mai – afferma -. Le persone sono qui perché vedono un gruppo di ragazzi che si sono trasformati in eroi. E gli eroi hanno solo una cosa: il coraggio. E noi lo abbiamo messo. Dobbiamo portare il nostro popolo in Serie B e nessuno ci avrebbe creduto per come erano andate le cose”.
Poi la rete di Brunori e l’entusiasmo del pubblico. “Brunori ha fatto un bellissimo gol. Davanti a tutte queste persone come fai a non dare una gioia del genere? Quando le persone sono povere hanno da metterci due cose: dignità e coraggio. Io abito a Massa e conosco tanti imprenditori del marmo, un giorno ne ho conosciuto uno di Varese che mi ha raccontato la sua storia”.
“Era così povero che da mangiare gli davano un limone – racconta l’allenatore rosanero -. Un giorno disse ad un amico che non sarebbe mai morto da povero: da un limone fece una semplice limonata. A forza di fare limonate, ha poi cominciato star bene economicamente. Una volta venuto a Carrara ha imparato cosa è il marmo. Ora è un uomo ricchissimo perché si è appellato alla speranza. Ci deve credere soprattutto chi parte svantaggiato rispetto agli altri”.
“Le finali non si giocano, si vincono – prosegue Baldini –. Pur sapendo che l’avversario vorrà fare la stessa cosa. Cercheremo questa vittoria con la stessa speranza di prima, quando tutti pensavano che non saremmo arrivati qua. Non serve a niente parlare di tattica o di Padova: voglio solo continuare a sognare”.
“La cosa più importante non era solo il risultato ma il percorso. Se le persone non si innamorano del percorso, saranno solo persone pronte a speculare. La fede non ti abbandona mai e non vuole delle risposte. Quando impari nel tempo a sapere che la tua fede c’è, cominci a raccogliere quelle cose che ti possono gratificare. La base per realizzare i nostri sogni. Sentivo che sarei ritornato ed è grazie al destino. Non sono un superstizioso o uno che gioca al lotto, ma so che solo attraverso l’espressione dei propri sentimenti si trasmette qualcosa”, conclude.
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Picciotti non cominciamo a sottovalutare il Padova.
Con tutto il rispetto ma non è nè l’entella nè il salò nè la triestina.
il padova è di un’altra categoria e ha battuto il catanzaro che ci ha fatto vedere i sorci verdi.
Poi ha ragione Baldini, certi giocatori sono irritanti e supponenti, si sono montati la testa, quando non sono nessuno.
E ha ragione Baldini quando rimprovera quei tanti tifosi occasionali che sono affezionati al risultato e non al percorso e alla fede rosanero.
Silvio Baldini lo adoro: parla come un ultrà
Mi spiace che ad oggi nessuno , compresi i giornalisti locali , abbia speso una parola sulla possibile conferma del vero e unico autore di questo miracolo sportivo. Speriamo qualcuno lo faccia presto e in silenzio magari. Ma dubito .
Nel contratto di Baldini ci dovrebbe essere il rinnovo automatico per un anno in caso di promozione,Comunque deciderà la nuova prprietà.