Barone a SN: “Palermo, attento al Cagliari, ma sulla salvezza…”
Un passato glorioso quello di Simone Barone, ex giocatore di Palermo e Cagliari, che può raccontare ai suoi figli di essere stato uno dei tre giocatori italiani ad aver vinto una Coppa del Mondo da giocatore rosanero. Correva l’anno 2006, Barone vestiva già la maglia del Palermo da ben due stagioni, quando arrivò la chiamata del CT Marcello Lippi che lo portò con sé nell’avventura in Germania, che si concluse con il miglior piazzamento. Poi la cessione al Torino, e infine quella al Cagliari, nel 2009, anno in cui conobbe Diego Lopez, attuale tecnico rosanero. “Per Lopez è una partita molto sentita, però, deve pensare solo a quello che è il suo impegno per ora e il suo lavoro: quello col Palermo e cercherà di vincere la partita, perché la partite rimaste sono poche e magari sperare anche in un risultato negativo per l’Empoli. Poi a fine partita penserà a riconciliare il cuore, salutando tutti i suoi ex giocatori o compagni e la sua ex squadra”.
Il Lopez di Cagliari non era quello che c’è ora al Palermo, dice l’ex rosanero: “Il Cagliari mio e di Lopez non era come questo Palermo, che vessa il una situazione difficile, perché ci sono stati tanti esoneri e vicende extra-calcistiche. Lui è un sudamericano e una persona capace di trasmetterti, e ha fatto bene anche nelle altre esperienze. E’ una brava persona, ma quest’anno è difficile da valutare il suo operato. In queste partite deve pensare a raccogliere punti per continuare a sperare”.
Tre punti sono d’obbligo, ma Barone fa un avvertimento: “Una vittoria darebbe molto morale e lo darebbe ancora di più se l’Empoli perdesse. Per una carica positiva servirebbero tre punti, ma dall’altra parte c’è una neo-promossa che sta facendo un campionato ottimo e , nonostante le lamentele nei confronti di Rastelli, possiamo dire che si è salvata già nel girone d’andata, cosa non da poco”.
Il campione del Mondo del 2006 parla anche del neo-presidente Baccaglini e del suo sogno di riportare il Palermo in Europa: “Baccaglini l’ho visto nelle vesti delle Iene, ma spero possa e voglia fare bene a Palermo, perché Palermo è una grande piazza. Bisogna ricordare tutti i giocatori che sono passati da lì, e anche che pochi anni fa ha raggiunto una finale di Coppa Italia. Per il momento il neo-presidente deve pensare a salvarsi, per l’Europa League la strada è ancora lunga”.
Parole anche per Zamparini: “Ho fatto due anni con lui presidente ed è una brava persona, nonostante i suoi difetti, costruiva sempre buone squadre. Lui aveva sempre questo rapporto di amore ed odio nei confronti degli allenatori, non tanto dei giocatori, però, da lui son passati tanti giocatori. Palermo è stata una città importante con lui e nel 2006 ha dato ben 4 giocatori alla Nazionale”.
Infine sbilancia un pronostico sulla salvezza del Palermo: “Credo non si riesca a salvare. L’importante è che bisogna fare vedere alla gente che la squadra ci crede e iniziare a costruire la squadra per l’anno prossimo, per risalire subito”.