Bentornato calcio! La Bundesliga apre le danze, l’Italia cerca ispirazione
Il calcio è tornato! Guardare una gara in diretta, anche se di un campionato straniero, per molti è stato emozionante, dopo settimane a “gustarsi” highlights di storiche sfide del passato o compilation di best gol. A rompere il ghiaccio è stata la Germania, con il ritorno in campo della Bundesliga e della Zweite Liga (seconda divisione), seguendo le rigide indicazioni del protocollo.
La tempistica organizzativa del calcio tedesco è stata impressionante: il 6 aprile è arrivato l’ok per gli allenamenti a piccoli gruppi, il 4 maggio sono iniziate le sedute di squadra, il 6 maggio Angela Merkel ha dato il via libera alla ripresa del campionato, il 16 maggio ecco le prime gare. L’unità d’intenti, in questo caso, è stata la vera spinta per trovare subito delle soluzioni percorribili da tutti i club. Scelte, quelle tedesche, che comunque hanno riguardato anche altri ambiti sociali e commerciali.
Ore 15.00, si accende la tv e già nel pre-partita si respira un’atmosfera diversa. Non ci sono tifosi all’esterno dello stadio, pochissimi i giornalisti presenti, le interviste sono realizzate con microfoni ricoperti da pellicola trasparente, i giocatori della stessa squadra arrivano con pullman diversi e tutti muniti di mascherine. L’ingresso in campo è separato, nessuna stretta di mano iniziale. Gli spalti sono vuoti, mentre i giocatori in panchina sono a debita distanza l’uno dall’altro. Quando l’arbitro fischia, però, inizia la magia.
La gara più interessante del sabato è il derby della Ruhr, Borussia Dortmund – Schalke, una delle partite più sentite in Germania tra due città che distano 32 km l’una dall’altra. Vedere il Signal Iduna Park senza la “muraglia gialla” è un colpo al cuore, ma è un’immagine potente che testimonia i tempi che stiamo vivendo. Il primo gol della ripartenza lo segna Erling Håland, attaccante norvegese classe 2000, che alla sua età è già uno dei migliori attaccanti in Europa. Il derby finisce 4 – 0 per la squadra di Favre, vittoria netta e mai in discussione. Nelle altre gare si segnalano il pari del Lipsia contro il Friburgo e la vittoria esterna del Gladbach sul campo del Francoforte. La lotta per il Meisterschale è serratissima.
C’è stato anche il debutto delle cinque sostituzioni, con lo Schalke che è diventata la prima squadra nella storia della Bundesliga a effettuarle in una singola partita. Come un’altra novità sono state le esultanze: tutti hanno rispettato il divieto di abbracciarsi, quindi abbiamo visto balletti solitari (come nel caso di Håland e compagni) o scambi di “gomitate” (improponibili…).
È stato un primo passo, la Bundesliga aveva gli occhi del mondo sportivo addosso, immaginiamo che moltissimi tifosi italiani “in astinenza” e perfino tanti giocatori della Serie A abbiano voluto riprovare il brivido della diretta e del prato verde.
Davanti alla tv c’erano certamente anche tanti osservatori del Governo, che staranno studiando con attenzione il fenomeno cercando possibili analogie con l’Italia. A primo impatto l’esame è superato. L’efficacia del protocollo, però, andrà valutata nel corso del tempo, soprattutto quando e se verrà trovato un calciatore positivo. Di sicuro il segnale è arrivato forte e chiaro. Bentornato calcio!
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