Bentornato Eugenio: tante novità rispetto al “suo” Palermo
“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano“. Si può riassumere così la storia tra Eugenio Corini ed il Palermo, un figliol prodigo rosanero andato via da giocatore e che tornerà all’ombra del Renzo Barbera da allenatore. Sono passati quasi dieci anni da quando Corini lasciò il Palermo, e sicuramente troverà una squadra diversa ed una situazione ambientale totalmente diversa.
A Palermo ha collezionato 129 presenze negli anni migliori dell’era Zamparini, quelli segnati dal ritorno in Serie A e dalle prime qualificazioni in Europa. Adesso, invece, l’era Zamparini sembra che abbia preso la strada verso la conclusione e di questo ne ha risentito anche la cornice di pubblico del Barbera: dai sold-out di 10 anni fa, ai pochi intimi che si vedono adesso.
Corini porterà senza dubbio nuova linfa allo spogliatoio, ma soprattutto può essere quella persona carismatica e mai dimenticata dai tifosi che potrebbe portare il buon umore. Anche la rosa è profondamente cambiata rispetto a diverse stagioni fa, e se in quegli anni Guidolin poteva contare su un gruppo di tanti italiani capitanati da Corini, adesso quest’ultimo si ritroverà a gestire una rosa giovane e con tanti stranieri.
Subito per Corini un banco di prova importante, la trasferta contro la Fiorentina. Due anni dopo il tecnico è pronto a tornare in sella, prendendo in mano una patata bollente, ma forse tanto cercata visto il legame indissolubile che lo lega a Palermo. Bentornato mister!