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Bisceglie, un “cantiere aperto” guidato dal palermitano Bucaro

Dopo un punto nelle prime tre giornate di campionato l’occasione di rinascita per il Palermo passa dalla Puglia. A Bisceglie i rosanero troveranno una società protagonista di un’estate piuttosto…scoppiettante. Reduce dalla retrocessione dalla C alla D della passata stagione, ad agosto il club nerazzurro ha prima vissuto una netta rivoluzione a livello societario con il passaggio a Vincenzo Racanati come nuovo proprietario e presidente. Poi la sentenza che ha condannato Picerno e Bitonto alla D, con il conseguente ripescaggio di Foggia e Bisceglie, ha cambiato i piani e spinto a costruire (in fretta e furia) una rosa in grado di affrontare la C.

Il primo vero “colpo” del nuovo Bisceglie è stato messo a segno in panchina, proprio con Giovanni Bucaro: sangue palermitano nelle vene (nativo proprio del capoluogo siciliano). Dopo essere stato protagonista di una cavalcata strepitosa in D con l’Avellino e un flop con la Sicula Leonzio – e in mezzo un approdo sulla panchina rosanero sfumato sul filo di lana – il tecnico palermitano ha dovuto plasmare giorno dopo giorno una squadra costruita per forza di cose in ritardo e che risulta, ancora oggi, in rodaggio.

Nonostante ciò il Bisceglie ha dato dimostrazione di poter dire la sua. La stagione agonistica dei neroazzurri è iniziata di fatto solamente domenica scorsa con il primo match ufficiale, terminato con una sconfitta di misura contro la Turris. Un k.o. che non ha condizionato gli uomini di Bucaro: i neroazzurri hanno infatti sbancato lo “Zaccheria nel recupero del derby contro il Foggia con un perentorio 1 – 3.


Bucaro  ha schierato i suoi in entrambe le uscite con un 4–3–3 propositivo, che sfrutta il lavoro dei tanti esterni in rosa. La difesa sembra aver trovato i suoi pilastri titolari, ovvero la coppia Priola – Vona oltre all’acquisto in fascia dello svincolato Maxime Giron. Il giovanissimo centrocampo (età media 22 anni) ha il cardine centrale in Cittadino, ex Foggia e autore di una doppietta proprio contro i Satanelli. Accanto alla sua regia, si alternano i più esperti Lauria e Mamone insieme ai giovani Cigliano e Zagaria. In attacco folta batteria di esterni come il marocchino Mansour o l’ex Marsala Padulano. Punta di diamante l’attaccante Daniele Rocco, ex Arzignano, una vita tra Serie D e C e 56 gol totali in carriera in 153 presenze.

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