Bologna, Dzemaili: “Guidolin un maestro, ma il più forte è…”
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Il centrocampista del Bologna, Blerim Dzemaili, domani sarà un grande ex del match contro il Napoli. Lo svizzero si racconta alla Gazzetta dello Sport e parla dei vari allenatori da lui incontrati: “Al Bolton mi feci male: crociato e menisco, non vedevo la luce. Poi mi ha comprato Urbano Cairo, al Torino. È l’uomo che più ha creduto in me con Mauro Pederzoli. Poi Parma: ho trovato Guidolin, un maestro. Ma l’allenatore a cui devo di più è Lucien Favre, quello del Nizza. Dovreste andare a intervistarlo. L’ho avuto a Zurigo, a due tocchi con lui non vincevi mai, è stato pure un gran fantasista. Mi vorrebbe di nuovo con lui, ma va sempre in squadre che non hanno soldi. A Napoli mi volle Riccardo Bigon, che mi ha rivoluto qui a Bologna. Sono stati tre anni importanti.Dicono che tanta gente non vuole andare a Napoli, che si vive male. Smentisco tutti: si sta bene, mai avuto problemi. Il mio amico era Paolo Cannavaro, la persona più brava incontrata nel calcio in Italia. Torno spesso, sono pazzo della mozzarella e della pizza. Ho avuto grandi gioie, come la finale di coppa Italia vinta con la Juve nel 2012. Dolori? L’ultimo anno. Giocai meno, ma non è vero che non voglio stare in panca. Più gioco, più rendo, questo sì. E non è vero che non andavo d’accordo con Benitez, da lui ho imparato molto. L’ultimo anno ho sbagliato qualche atteggiamento, mi arrabbiavo. E ho capito che la storia era finita.
Poi parla della possibilità di chiudere la carriera al Monteral Impact di Saputo: “C’è feeling con Saputo. Ha capito che do tutto e che sono semplice. Se Napoli è stato il top, Bologna mi fa dire che non mi sono mai sentito così importante. C’è un allenatore che capisce i giocatori, ieri ci ha dato riposo di giovedì, sembra strano, invece no, avevamo fatto tre giorni intensi. Donadoni può stare a lungo e fare grandi cose, se sogna il Milan, dove è stato importante, dico che lo merita. Ma pure il Bologna può diventare una big. Guardate i lavori qui a Casteldebole, un grande centro sportivo che cresce, c’è il restyling dello stadio, lo sviluppo del marketing. Dirigente? Forse un giorno lo farò”.