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Bonus 600 euro, l’Inps chiude il sito: “Troppe domande e attacchi hacker”

Sito ko e Inps nel caos. Il portale dell’Istituto di previdenza non ha retto alla prima mattinata di richieste per il bonus da 600 euro, con server andati in “crash” e vittima anche di attacchi hacker, oltre a denunce di presunte divulgazioni di dati riservati. Dall’una di notte alle 8.30 circa, le richieste ricevute per il bonus erano già 300mila domande, poi l’ulteriore boom.

Intervistato dall’agenzia Ansa, il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha ammesso: “Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker. Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito”.

Il sito dell’Inps dovrebbe essere riaperto ad orari diversi per le varie prestazioni da richiedere, al fine di gestire la mole di traffico: “Lo riapriremo dalle 8.00 alle 16.000 per patronati e consulenti e dalle 16.00 per i cittadini”. L’Inps, dopo aver erroneamente detto che le domande sarebbero state esaminate in ordine cronologico, ha garantito che nessuno perderà il sussidio: si prevedono circa 5 milioni di domande.


Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha riferito la situazione alle opposizioni riunite a Palazzo Chigi, ingaggiando un botta e risposta con il leader della Lega Matteo Salvini, invitandolo a “non alimentare disordine sociale né a soffiare sul malcontento delle persone”.

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