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Bortoluzzi: “Non potevo rifiutare la Serie A, mi aspetto delle riposte”

Prima conferenza stampa da allenatore del Palermo per Diego Bortoluzzi. “Ho accettato una sfida del genere perché ho sempre pensato che la Serie A significa tanto e io ho fatto il giocatore di B , la A l’ho solo annusata“, le prime parole del neo tecnico rosanero. “E’ una bella sfida e c’è bisogno di impegno – ammette – . E’ una sfida con me stesso e una possibilità che cercherò di sfruttare”. L’ufficialità del passaggio me l’ha data Baccaglini, ma Zamparini ha avuto il suo ruolo perché ho lavorato con lui per tanti anni. Anche Guidolin avrà avuto il suo ruolo“.

Una nuova avventura per Bortoluzzi, già abituato a subentrare in corsa: “In queste stagioni non ho potuto fare grandi cose, sono intervenuto e ho cambiato poco. Ho lavorato con una squadra totalmente nuova in una situazione complicata, non potevo fare stravolgimenti. Un’idea me l’ero già fatta e me la sono fatta anche in questi giorni, prendendo tutte le informazioni possibili e utili per giocare partite importanti – prosegue – . Sono entrato mettendo dei concetti molto semplici e la squadra ha risposto bene dal punto di vista dell’attenzione“. Pochi stravolgimenti, ma Bortoluzzi ha le idee chiare: “Io credo che i risultati non sono stati granché, quindi qualcosa di diverso bisogna proporlo. Poi ho visto e cercherò di mettere in campo la migliore formazione d’adesso. Il modulo conta, ma in questi momenti conta molto di più la concentrazione, questo è quello che fa la differenza. Ho 25 giocatori a disposizione, la scelta della formazione l’ho fatta e la comunicherò al diretto interessato in ritiro. I primissimi giorni ho lavorato nella marcatura, perché è una cosa fondamentale in ogni parte di stagione, ma essendo questo il dato sui gol presi, ho lavorato da subito su questo. Tre giorni sono pochi per individuare un leader difensivo. Ci sono giocatori che hanno giocato di più, ma devo ancora sentirli.“.

Una sfida delicata al Bologna, dove conta il risultato. Ma Bortoluzzi cerca risposte: “Il mio obiettivo è quello di mettere in campo una formazione che mi possa dare delle risposte e fare risultato. La situazione è particolare, ma il mio obiettivo è quello di dare il massimo in ogni partita. E’ chiaro che io sono in cerca di risposte dalla squadra“. Bortoluzzi chiamato a compiere un miracolo, ma il tecnico rosanero non vuole gettare lo sguardo troppo in avanti: “Io non sto a guardare tanto al futuro. Io guardo la partita di domani per le risposte, se le risposte saranno positive, riuscirò a trasmettere qualcosa alla squadra, vedendo quello che cerco e voglio dai miei giocatori. Non so se riuscirò a fare miracoli, intanto vinciamo col Bologna. Il primo impatto con la squadra? Positivo, conferma Bortoluzzi: “Ho fatto delle domande, le risposte sono state positive. C’è stata tanta applicazione e volontà, speriamo che questo sia il primo passo“.


Quali cambi rispetto al passato? Bortoluzzi rimane enigmatico ma ribadisce in cosa può contribuire: “Può cambiare tutto da quando c’era Lopez, ogni allenatore ha il suo modo di allenare. Io cercherò di mettere a disposizione le mie qualità. Posso aiutare a portare positività”. Un lavoro da svolgere in pochi mesi: “Il mio contratto scadrà questo giugno“. conferma lo stesso tecnico. Lavoro concentrato più sulla testa che sulle gambe dei giocatori: “Fisicamente non c’è stata un gran lavoro da fare, anche perché intervenire sulle capacità fisiche dei singoli, impiega tempo. In Serie A nessuno ha solo 35 minuti sulle gambe, quelli ce li ho io”. 

Bortoluzzi che deve affrontare una situazione di classifica delicata e anche la diffidenza dei tifosi: “L’ambiente del ‘Barbera‘ è importante e sarebbe bello che la gente ci dia una mano, perché qua stiamo facendo il possibile – l’appello del tecnico – . Io sono arrivato adesso e spererei di trovare un atteggiamento positivo dai tifosi, o meglio di speranza“. Speranza che serve contro un avversario che ormai, dal campionato, non ha nulla da chiedere: “Il Bologna è un avversario tranquillo in una situazione migliore, ma l’atteggiamento conta lo stesso“.

Ho fatto calciare in porta e ho visto buoni tiratori, sopratutto due-tre. Il problema sarà andare a prendersi la punizione, io cercherò di fare questo, di cercarci le opportunità – prosegue -. Difesa a 3 o a 4? Discorsi giusti, ma non hanno prodotto niente, quindi dobbiamo fare di tutto per cambiare il discorso delle cose, posso farlo o a 4 o 3, ma l’importante è cambiare l’andamento. Diamanti? Speriamo che non sia il solo a dare qualcosa alla squadra“. E sulle dinamiche del suo arrivo, Bortoluzzi chiarisce: “Il presidente è Baccaglini. Con Zamparini ho parlato al telefono per sondare la mia disponibilità, dopodiché mi si è presentato come presidente Baccaglini e io devo rendere conto a lui“. E per Bortoluzzi è di nuovo tempo di calcare la Serie A, come ai tempi del Treviso: “Ero giovane e avevo meno esperienza ed ero andato lì per allenare la Primavera, per esigenza familiare e mi sono ritrovato ad allenare la prima squadra, ma non ero pronto. Quando ti viene offerta la Serie A non puoi rifiutare. In questi giorni ho trovato tante persone qui attorno che mi stanno aiutando, e mi hanno dato tanta disponibilità”.

2 thoughts on “Bortoluzzi: “Non potevo rifiutare la Serie A, mi aspetto delle riposte”

  1. Già, non poteva rifiutare un’occasione simile di fare lo Yes man………………………………………………………………

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