Brignoli da 30 e lode, Moreo da… “squalificare”. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara
Già provati dall’altalena di emozioni golfistiche pomeridiane con il trionfo all’Augusta Masters del redivivo Tiger Woods ai danni di un poco preciso ma comunque immenso Chicco Molinari, ci sediamo per la partita più importante dell’anno promettendo di andare in giro nudi per casa qualora dovesse arrivare la vittoria. Stellone recupera Falletti e, avendo capito che Trajkovski ultimamente ha la stessa grinta del quarto uomo di una partita di mezza classifica, lo schiera subito insieme a Moreo e Nestorosvki. in difesa sostituisce Bellusci con Szyminski e punta su Salvi perché Rispoli ormai ha la testa al prossimo matrimonio e anche in campo si comporta da padre di famiglia.
Dopo 8 minuti ad Haas mancano due centimetri per metterla dentro di testa e poco dopo Brignoli va a farfalle facendoci venire un mezzo infarto ma riscattandosi poco dopo con una gran parata e un miracolo. La prima di una lunga incredibile serie che manderà più di un tifoso giallorosso alla neurodeliri. Insomma, la partita è subito vibrante, conta troppo e a noi servono subito gli ansiolitici da mischiare con un Lagavulin d’annata.
Il Palermo gioca bene e fa più la partita ma il Benevento è sempre pericoloso e prende pure una traversa con un tiro da trenta metri senza alcuna velleità causandoci tachicardia e dolori di stomaco. A cinque minuti dalla fine Jajalo pesca Nestorosvki in area con un passaggio filtrante da triangolo della PlayStation e il bomber macedone non sbaglia!!!!!
Si arriva alla fine del primo tempo con i battiti accelerati, la bottiglia in mano, il bicchiere pieno e con la stessa ansia della notte prima degli esami quando invece di studiare ti sei fatto una maratona di FIFA alla PlayStation con i tuoi migliori amici. Quando comincia il secondo tempo ci chiediamo come potremo sopravvivere fino alla fine a tutta la tensione che ci attende fino al 90’ e ci rispondiamo ordinando un defibrillatore portatile su Amazon con consegna immediata.
BENEVENTO – PALERMO 1 – 2 , GLI HIGHLIGHTS
Il secondo tempo va avanti come se fossimo solo in attesa del fischio finale. Un po’ ci prova il Benevento ma non è convinto, noi sembriamo in grado di farne un altro ma non ci crediamo troppo. La palla va da un lato all’altro e manco lei pare convinta ma noi preghiamo solo che i minuti passino alla svelta.
Ci pensa sempre Brignoli a salvare il risultato e le nostre coronarie e a 12 minuti dalla fine Stellone pensa a coprirsi un po’, inserendo Fiordilino per Falletti e facendo entrare Puscas per confermare la legge dell’ex. Ma è sempre Brignoli il migliore in campo dei rosa perché fa un altro miracolo che ci lascia senza parole e senza più neanche la forza di spaventarci. Quando ormai abbiamo tirato fuori il santino di Santa Rosalia e il cilicio arriva il gol di Puscas che vola sul filo del fuorigioco e infila il portiere in uscita!!!! Tripudio rosanero tra le proteste del Benevento che chiede anche il Var anche se sa che in serie B non esiste.
Quando ormai guardiamo le tabelline per la corsa promozione e mancano solo due minuti alla fine, il Benevento accorcia le distanze e la nostra vita. L’arbitro dà 5 minuti di recupero e noi sappiamo già che potrebbero essere gli ultimi della nostra esistenza. Sono lunghissimi, maledetti e non finiscono mai ma alla fine l’arbitro fischia e corriamo nudi per casa ebbri di gioia e non solo!!!!
Il Palermo vince interpretando bene la partita. il Benevento meritava forse qualcosa in più perché Brignoli lo abbiamo fatto santo a fine partita ma a noi in fondo che ce ne fotte se ce lo siamo meritati o meno? Con questa impresa i rosa tornano davvero padroni del proprio destino per la promozione diretta e noi vi promettiamo di resistere fino alla fine nonostante la condizione di salute complessiva, ormai allo stremo! Forza Palermo!
NESTOROVSKI: “FUORI GLI ARTIGLI”
Brignoli 30 e lode: Le prende tutte in tutti i modi: di mano, di faccia, di testa, sulla linea, fuori dall’area, in uscita, di naso, di piede. Garellik.
Salvi 6: Spinge poco ma difende bene e molto meglio dei suoi predecessori sulla fascia, anche se proprio da quel lato i campani spingono a più non posso. Coperto.
Szyminski 8: Prende le redini della difesa orfana di Bellusci, causa ennesima squalifica. Ma ormai il polacco ci ha preso gusto e arpiona, spazza, rinvia e ripropone tutto quello che passa dalle sue parti con autorevolezza. Autoritario.
Rajkovic 6,5: Lo abbiamo visto boccheggiare sullo schermo di Dazn ogni volta che lo inquadravano e il segnale, manco a farlo apposta, si bloccava sul suo viso cianotico. Però a noi ci piace come cafudda (agli avanti avversari un po’ meno), visto anche quanto è grosso. Gladiatore.
Aleesami 7: Anni ed anni di critiche l’esterno rosa ce le sta rimandando indietro con un filotto di prestazioni convincenti che ci lascia interdetti. Ma noi preferiamo così. Dibattito.
Murawski 7: Dei tre del centrocampo prende il voto più basso ma solo perchè gli altri due compagni di reparto fanno una partita quasi perfetta e questo, peraltro, anche grazie a lui che invece fa il lavoro più sporco e oscuro. Carbonaro.
Jajalo 9,5: Non gli diamo dieci solo perchè il portiere non deve essere oscurato come migliore in campo ma il bosniaco è semplicemente immenso. Recupera, imposta, calcia a rete, dribbla e contrasta, e inventa un assist che al Fantacalcio dovrebbe valere 4 punti per quanto è bello e preciso. Millimetrico.
Haas 7,5: Il Palermo la partita la vince a centrocampo ed il merito è anche suo che ripete la bella prestazione contro il Verona, impreziosendola con un assist per il raddoppio di Puscas che ci fa almeno vivere 20 minuti senza la pressione a 190 (la minima). Peccato che non riesca ad arrivare all’inizio sul pallone su cui avrebbe potuto segnare il suo nome sul cartellino dei marcatori (momento luogo comune!). Imprescindibile.
(dal 40′ s.t. Pirrello: s.v.)
Falletti 7: Quando gli arriva la palla non ci pensa un attimo e punta l’avversario o cerca immediatamente gioco veloce, verticalizzazione e ripartenza. Svelto.
(dal 33′ s.t. Fiordilino s.v.)
Nestorovski 8: Quando il gioco si fa duro il capitano risponde presente. Non la smette più di segnare, per fortuna, ed ogni suo gol vale un pezzo di promozione. Tutto condito da una partita di lotta, corsa, grinta e sudore degna dei discorsi al popolo britannico di Winston Churchill durante la WWII. Call of duty.
(dal 33′ s.t. Puscas 7,5): Entra e noi pensiamo: speriamo che la legge dell’ex si coniughi con la dura legge del gol, e lui ci accontenta subito. Cecchino.
Moreo 8: È chiaro che verrà squalificato perchè giocare con tre polmoni e due cuori non è regolamentare. Solo così si giustificano le decine di chilometri, le centinaia di scivolate, recuperi, controlli, sgroppate dell’attaccante rosa per tutti i 95 minuti. Assatanato.
Stellone 8: Azzecca la formazione iniziale, azzecca i cambi, azzecca la strategia di gara. Alla fine ha pure culo ed onestamente non gli si può chiedere di più soprattutto per come ha saputo motivare e ricostruire mentalmente la squadra dopo la incredibile serata di Pescara. Cazzuto.
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STELLONE: “ORA DIPENDE DA NOI, VITTORIA FONDAMENTALE”
a Moreo più che l’antidoping dovrebbero sottoporlo al test di Turing, non è umano 😀
Dedicato a tutti quelli che ritengono Trajkowsky indispensabile per questa squadra… abbiamo finalmente giocato in 11, e fatto a meno anche di Bellusci, capacissimo di farsi espellere in qualsiasi momento!!!
Dedicato anche a tutti coloro che razza di giocatore e Moreo. Ed ancora che qualcuno gli rompe le palle con questi pochi gol che fa. Facciamo così, consideratelo un centrocampista/difensore/trequartista/massaggiatore/magazziniere AGGIUNTO. Va bene così. La finite di tormentarlo?
Moreo è un tuttocampista non soltanto un attaccante e criticarlo per i pochi gol fatti è da incompetenti. Se giocasse tutte le partite da centravanti dedicando le sue infinite forze alla ricerca del gol diventerebbe il nuovo Luca Toni