Brignoli: “Palermo scelta naturale. La piazza esige un campionato di vertice” / VIDEO
Alberto Brignoli è carico per la nuova avventura. Il nuovo portiere rosanero, dopo i primi allenamenti con i nuovi compagni, si presenta nella prima conferenza stampa da Sappada dopo essere stato ufficializzato.
IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA
“Sono un portiere cresciuto dal niente, ho fatto tutte le categorie – dice – . Ho fatto un percorso di crescita. Prima di arrivare alla Sampdoria ho fatto 200 presenze tra Serie B e C, ma avevo davanti Viviano. Quando sono andato in Spagna non mi è stata data opportunità di far vedere cosa potevo dare. A Perugia mi piaceva la sfida e penso di averla vinta sia in campo che fuori. A Benevento qualcosina ho fatto, ci siamo alternati e abbiamo giocato 1/3 di stagione a testa”.
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Il portiere descrive l’episodio più importante della sua carriera: “Il gol fa parte del gioco, era una situazione disperata. È stato un insieme di situazioni, il primo punto contro il Milan con il gol del portiere”.
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“Sono qui per fare il 200% ed è una grande sfida, mi metto a disposizione – continua – . Cercherò di dare tutto e farlo con la massima disponibilità. Cosa rappresenta per me il Palermo? È stato il coronamento di un sogno far parte della Juventus, per giocare lì devi essere uno dei migliori al mondo e io non lo sono. Dopo 3 anni sono felicissimo di venire qui che è una piazza importante. Devi sempre provare a vincere, per me questo è sentirsi vivo“.
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Brignoli parla anche dei tanti suggerimenti ricevuti che lo hanno spinto ad accettare: “Consigli? Belotti è del mio paese e mi ha parlato benissimo di Palermo, ma non c’era bisogno. È stata una scelta naturale. Ho sentito Viviano e ne abbiamo parlato. Sorrentino l’ho conosciuto giocando, è un ragazzo eccezionale, ogni tanto ci sentiamo. Si sono messi tutti a disposizione e mi hanno dato il benvenuto dicendo che Palermo è una bellissima città. Sicignano? Si lavora bene. È la cosa principale, il lavoro è alla base. Mi sto trovando bene con il gruppo”.
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“La pressione a Palermo c’è perché la piazza esige un campionato di alta classifica, bisogna vincere tutte le volte per fare campionato di vertice – afferma – . Cosa dico ai tifosi? Li ringrazio perché al di là del gol spero siano contenti del portiere che sono. Come mi immagino i palermitani? Mazzotta, Santoro e Lo Faso li ho conosciuti meglio. Sto conoscendo tutti ma loro sono vicini a tavola e ci parlo di più. Mi stanno dando una mano”.
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Il portiere descrive i suoi colleghi rosanero: “Pomini ha fatto bene lo scorso anno, è un professionista, non posso che parlarne bene. Alastra è giovane e forte. Marson è il più piccolo, ma è davvero molto bravo, è la nostra mascotte, ci aiuta. È un bel gruppo”.
La piazza si ma il proprietario no.