Brunori, il nove e il dieci: la punta a suon di gol tiene a galla il Palermo
Nove e dieci. Contro il Campobasso, Matteo Brunori ha segnato la sua prima doppietta con la maglia del Palermo e ha raggiunto la doppia cifra di gol in campionato, raggiungendo così il quarto posto fra i migliori marcatori del girone C.
L’attaccante arrivato l’estate scorsa in Sicilia è sempre più leader della formazione rosanero: su trentuno gol di squadra, dieci sono arrivati dall’italo-brasiliano e molto spesso si sono rivelati decisivi (i più recenti quelli di domenica, che hanno regalato un punto alla squadra di Baldini). E dire che la partenza aveva fatto preoccupare: nelle prime quattro gare, Brunori era rimasto a secco, nonostante avversarie abbordabili come Latina, Messina e Taranto. La svolta è arrivata dalla trasferta col Monterosi, in cui si è sbloccato e da lì ha trovato continuità col gol.
Con lui, il Palermo può contare su un’arma rara in Serie C: Brunori è l’unico capace di offrire sempre la soluzione in profondità. In questo modo, quando il centrocampo fatica a trovare spazi (e succede spesso), è sufficiente un lancio in avanti per creare una potenziale chance da gol.
E, in effetti, è successo proprio questo in occasione del primo gol del Palermo contro il Campobasso. A De Rose è bastato un semplice passaggio alto in profondità che, anche se non preciso (e, forse, neanche indirizzato verso Brunori), ha scatenato il fiuto del gol dell’attaccante che si è presentato davanti al portiere rossoblu. Poi, è servita la sua enorme qualità per superare l’estremo difensore con un morbido tocco sotto.
Infine, c’è una statistica interessante sulla punta rosanero, che lo rende diverso dagli altri: Brunori è l’unico ad aver segnato sempre e solo su azione. Un tentativo dagli undici metri, in realtà, c’è stato: quello contro il Catanzaro, ma il rigore – calciato abbastanza male – è finito sul palo esterno.
Il gol da fermo dunque non è il suo forte, al contrario dei suoi avversari. I primi due in classifica marcatori, Luca Moro e Mirko Antenucci, hanno realizzato diversi gol su rigore: 10 su 21 per l’attaccante del Catania; 7 su 13 per quello del Bari. Anche gli altri, fra il terzo e il quarto posto, sono andati a segno dal dischetto: Ferrante una volta su 12; poi, Starita, Giannone e Maniero un penalty su 10.
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Il 4-2-3-1 non funziona, troppi gol subiti, la squadra è sbilanciata. Secondo me è meglio provare il 4-3-3:
Massolo
Buttaro-Marconi-Perrotta-Crivello
Damiani-De Rose-Dall’Oglio
Silipo-Brunori-Valente
Tutto giustamente condivisibile specialmente il sopravvalutare un modesto ed illogico Odjer
Quest’anno stiamo perdendo Accardi e De rose.