Brusaferro: “Riapriamo un passo alla volta. Se i contagi salgono pronti a nuovi stop”
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, è stato intervistato per “La Repubblica” e ha parlato della ‘fase 2‘, che inizierà dal 4 maggio in Italia.
“Quando parlavamo delle chiusure, dicevamo che ci volevano almeno 15-20 giorni per valutarne gli effetti – afferma – . La stessa cosa vale quando si riapre, del resto le modalità con le quali si diffonde il virus sono sempre le stesse. Se si decidono troppe riaperture insieme e tornano ad esserci molti casi non si capisce dove si è sbagliato e bisogna richiudere tutto. Meglio procedere un pezzo alla volta, senza scordarci che siamo il Paese pilota perchè in Occidente nessuno ha affrontato questi problemi prima di noi”.
Brusaferro parla anche del capitolo scuole: “Secondo i nostri modelli adesso rappresenta un rischio significativo rispetto alla circolazione del virus. In una fase delicata come quella che stiamo intraprendendo va fatto un passo alla volta. Riapertura a settembre? Stiamo seguendo un modello simile a un puzzle, con tante tessere. Via via che ne inseriamo di nuove va trovato l’equilibrio rispetto al rischio di altri casi, prima di aggiungerne altre. Adesso è presto per dire quale sarà la situazione a settembre“.
E sulla situazione che stanno vivendo gli anziani, la fetta di popolazione più colpita, dice: “Da una parte devono evitare di contrarre il virus e dall’altra devono fare quel minimo di attività che consenta di vivere bene la vecchiaia e controllare certe malattie. Potranno fare due passi ma in modo protetto ed evitando più degli altri tutte le condizioni di aggregazione sociale. Lo so, alcuni disagi ci sono ma vale la pena affrontarli”.
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