Buffon: “L’empatia è la carta vincente di questa Juve”
Domani affronterà il Monaco in semifinale di Champions League, una data storica per lui e per tutti i tifosi della Juventus, che potrebbero raggiungere la seconda finale di questa competizione degli ultimi tre anni. Gigi Buffon, capitano della Juventus, svela i segreti della sua squadra, che è diventata il centro dell’attenzione dopo la vittoria contro il Barcellona, che ha sottolineato le grandi capacità difensive di questa squadra. Queste le sue parole:
“Fra noi si è creata una sorta di empatia: ci conosciamo da tanto, ci stimiamo da tanto, ci ‘deridiamo’ da tanto. E’ bello anche quello. Quando entro negli spogliatoi e vedo Barzagli stanco, vado lì e gli dico: ‘Barza sei finito, è ora che smetti di giocare’. E’ un modo come un altro per tenerci vivi, stimolarci e lo puoi fare solo quando dall’altra parte c’è un rapporto paritario, un rapporto di fiducia e di grande stima”.
Questa intesa difensiva è frutto solo del lavoro di campo, nient’altro: “Io fuori dal campo sinceramente ho sempre frequentato poco i miei compagni. Ho la mia vita, ho le mie conoscenze, ho le mie cose. Ogni tanto fa piacere uscire con qualcuno o con il gruppo intero, ma non è indispensabile. Certe persone, anche solo con uno sguardo, con una parola, si trasmettono la fiducia, l’amicizia, l’affetto che c’è”.
Infine parla dei giocatori che formano la muraglia davanti la sua porta: “Ognuno ha delle caratteristiche che mancano agli altri due e si assemblano in maniera perfetta. Poi non c’è ‘gelosia’ tra di noi. C’è sempre questa convinzione che spronarci l’un l’altro possa dare qualcosa alla squadra. E quindi si è veramente creato un meccanismo psicologico molto bello. Ma oltre a loro la Juve ha anche Rugani – che sarà il prossimo centrale della nazionale -, ha Benatia – che ha giocato in squadre importanti -. Per cui si è rinforzata ulteriormente. Faccio fatica a trovare in Europa un pacchetto di cinque centrali così forti”.