“Cacciato come un cane”: esonero in Italia, spogliatoio nel caos – Il retroscena è gravissimo
Nuovo clamoroso esonero in Italia. L’allenatore è stato cacciato improvvisamente, con i tifosi che ancora sono increduli
Nel mondo del calcio non esiste un lavoro più precario e incerto di quello dell’allenatore. È sempre il primo degli imputati quando le cose vanno male, che sia effettivamente sua la responsabilità o meno. Del resto, è più facile sostituire una sola persona che un’intera rosa e, secondo uno studio realizzato da Calcio&Finanza esiste un reale miglioramento in termini di risultati, seppur sensibile (+0,29 a partita), quando avviene la sostituzione in panchina.
Nella Serie A 2023/24, al momento, quattro società hanno deciso di affidare la prima squadra a qualcun altro, con la speranza di un cambio di passo. E cosa curiosa, ad esclusione della Salernitana, tutte hanno deciso di tornare indietro, più che guardare avanti.
L’Empoli, ad esempio, ha riportato Aurelio Andreazzoli al Castellani per la terza volta. A nulla è servito che lo scorso anno Zanetti abbia regalato ai toscani una tranquilla salvezza, sono bastate solo quattro giornate per mettere tutto in discussione.
L’Udinese ha richiamato Cioffi e, sorpresa delle sorprese, Walter Mazzarri è tornato sulla panchina del Napoli a dieci anni dall’ultima volta. Dopo il rifiuto di Antonio Conte e i tentennamenti circa Igor Tudor, De Laurentiis ha deciso di riallacciare i rapporti con l’allenatore che ha avuto il merito di riportare gli azzurri in Champions League.
Nessuno è al sicuro
Se in Serie A il numero di esonerati è in linea con le medie annuali, in Serie B la situazione sembra essere sfuggita di mano: sono già 12 le panchine saltate dopo 16 giornate. La prima, quella della Ternana – che era occupata proprio da Andreazzoli – prima ancora che iniziasse il campionato. Al suo posto è arrivato Cristiano Lucarelli, che il 6 novembre è stato esonerato per lasciare il posto a Roberto Breda.
A cavallo tra la dodicesima e la tredicesima giornata, sono stati 5 i cambi in panchina: Ternana, Brescia (Gastaldello), Como (Longo), Ascoli (Viali) e Spezia (Alvini). L’ultimo esonero in ordine cronologico è stato quello di Pierpaolo Bisoli, sollevato dal suo incarico al Sudtirol.
La protesta
Dopo aver sfiorato una storica promozione in Serie A lo scorso anno – sogno fermato dal Bari in semifinale playoff – i biancorossi avevano iniziato la stagione nel peggiore dei modi: solo 4 vittorie in 15 partite. In questo momento occupano la 14esima posizione, a una sola lunghezza dalla zona retrocessione.
I tifosi del Sudtirol, però, non hanno preso bene la sostituzione in panchina (al suo posto Federico Valente) e hanno deciso di protestare con uno striscione posto fuori ai cancelli del centro sportivo: «Nella nostra storia sei entrato, come un cane sei stato cacciato! Bisoli per sempre uno di noi».
corini è un miracolato, sarebbe stato esonerato ovunque
Grande ma davvero grande Bisoli.Ho la sensazione che senza di lui il Sudtirol retrocedera’ o poco ci manca.