Calandra: “Per me il pallone era un capitolo chiuso. Palermo più forte del Savoia”
È stato il man of the match di Palermo – Troina, salvando gli ospiti con due rigori parati e un altro paio di parate importanti. Antonino Calandra, 22 anni, palermitano del quartiere don Orione, è il grande protagonista della gara di domenica. Intervistato da Giovanni Di Marco per La Gazzetta dello Sport, il giocatore racconta la sua storia, che fino a due mesi fa lo vedeva come benzinaio.
“Per me il pallone era un capitolo chiuso – confessa – . L’anno scorso prima di Natale ero andato via da Varese e avevo mollato tutto. Troppe delusioni, il mondo del calcio non è solo sogni e gloria. La realtà è diversa e io mi ero disamorato”. Poi è arrivata la chiamata del preparatore dei portieri del Troina, amico di Calandra, ed ecco il ritorno tra i pali.
“In squadra ci sono 9 palermitani – continua – . L’abbiamo preparata benissimo, perché ci tenevamo a fare bella figura. Per quanto riguarda i rigori, sono un po’ la mia specialità. Da piccolo andavo in curva. I miei modelli? Sirigu e Jimmy Fontana. Tifavo Palermo e nel Palermo allora ci giocavo”.
Calandra parla anche delle due squadre che si stanno giocando la promozione, affrontate dal Troina nelle ultime gare: “Secondo me i rosanero sono più forti. Il Savoia è una squadra fisica. Il Palermo ha più qualità, a mio parere. Non ha vinto contro di noi perché abbiamo fatto una gran partita, ma ha creato parecchio. Il mio augurio? Spero che quando affronterò di nuovo il Palermo, nel match di ritorno, la squadra di Pergolizzi abbia già festeggiato la promozione in Serie C. Tifo per loro e spero di rivedere presto il mio Palermo in Serie A“.
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