Calcagno (AIC): “Pronti allo sciopero. Serie B a 19? Qualcuno ci sta ripensando… “
L’AIC promette battaglia e l’avvocato Umberto Calcagno (vice presidente dell’Assocalciatori) conferma in un’intervista l’intenzione di proclamare lo sciopero in Serie B e in C e avverte che il fronte delle squadre non sarebbe più così compatto sul fronte Serie B a 19.
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Intervistato da “Tuttoc”, Calcagno afferma: “La nostra idea resta lo sciopero, i contatti con i calciatori vanno in questa direzione: a inizio settimana sanciremo lo stato d’agitazione e a metà della stessa, se nulla sarà cambiato, proclameremo lo sciopero nelle categorie interessate, la Serie B e la Serie C. Si tratta di un danno per tutto il sistema: auspichiamo una B a 22, serve programmazione per non ledere i diritti di calciatori e società. Deve essere una riforma condivisa: prima nuove norme su iscrizioni, controlli e sostenibilità, poi i format, non il contrario”.
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E aggiunge: “I calciatori di B, insomma, capiscono che questa situazione potrebbe creare problemi non solo adesso agli altri colleghi ma anche a loro nelle prossime stagioni. E poi anche qualche club cadetto ci sta riflettendo e si sta rendendo conto che avere quattro retrocessioni in un campionato a 19 squadre non aiuterà ad abbassare i costi: probabilmente bisognerà spendere di più dei soldi promessi in queste settimane per salvarsi. Il Bari iscritto in C? Prima di questo commissariamento avrei risposto con sicurezza di no. Oggi, purtroppo, tutto sembra possibile”.
Sul caos legato al blocco dei ripescaggi poi dice: “Sono certo, purtroppo, che la FIGC sarà chiamata a pagare ingenti danni ai club e ai calciatori che ne faranno richiesta. Ma non voglio fare comunque un ragionamento giuridico bensì politico. Se ritenessimo lecita una situazione di questo tipo, in futuro non ci sarebbero più norme certe. Tutto potrà avere inizio solamente con una nuova presidenza federale, con le elezioni”.
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