Cambia la giustizia sportiva, Di Cintio: “I club rischiano di non essere tutelati”
Opportunità e rischi. Con la norma introdotta dal decreto rilancio, la giustizia sportiva subirà una forte accelerazione e l’avvocato Cesare Di Cintio, esperto di diritto sportivo, sottolinea l’aspetto critico che potrebbe presentarsi in merito ai ricorsi sui verdetti e la composizione dei prossimi campionati (che saranno giudicati nel merito direttamente dal Collegio di Garanzia del Coni, diventando di fatto l’unico grado di giudizio di carattere sportivo).
—-> COME CAMBIA LA GIUSTIZIA SPORTIVA
Intervistato da Tuttomercatoweb afferma: “Il rischio di ricorrere ad una giustizia cosi accelerata è certamente quello di non vedere tutelati appieno i diritti di ciascun club ricorrente in quanto, soprattutto a livello di giustizia sportiva, la decisione sarà adottata in un unico grado, da un solo organo di giustizia, senza dimenticare i costi necessari per adire il Collegio che sono certamente più elevati rispetto agli organi endo federali. Non possiamo tralasciare un dettaglio importante ovvero che i due ulteriori gradi di giustizia concessi per impugnare la decisione del Collegio appartengono alla giustizia statale”.
L’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva: prevede infatti che si vada direttamente al Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente al Tar e al Consiglio di Stato in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 19/20 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 20/21.
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