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Matteo Brunori si riprende il Palermo: gol, fascia e un futuro ancora rosa

Da sicuro partente a pilastro presente (e futuro?) del Palermo. Il ‘mondo’ di Matteo Brunori è cambiato nel giro di un paio di settimane e la partita col Modena ha certificato che il capitano è tornato in cima alla “linea di comando”. Una storia che se analizzata semplicisticamente si potrebbe sintetizzare con la frase di Venditti “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, ma che in realtà nasconde tante pieghe più o meno oscure.

Brunori “al centro del progetto”

La ‘crisi’ tra Palermo (inteso come ambiente), il Palermo (club) e Brunori è iniziata a fine maggio 2024, dopo la sconfitta ai playoff contro il Venezia e le successive dichiarazioni del capitano, che sono state mal digerite dalla tifoseria. In questi otto mesi è successo tutto e il contrario di tutto: voci di mercato, un video di ‘riappacificazione’ pubblicato a mezzanotte, silenzi, panchine e frecciatine. I tifosi prima si sono scagliati contro Brunori, poi pian piano sono passati dalla parte dell’attaccante, fino a invocarlo in campo quando Dionisi proprio non lo ‘vedeva’.

Da un paio di settimane, Brunori è tornato al “centro del progetto”. Lo ha dichiarato lui in conferenza stampa, lo hanno certificato il gol contro il Modena e la reazione dei tifosi, lo ha ribadito Dionisi. Il capitano si può considerare il primo grande acquisto per il girone di ritorno appena cominciato, che deve vedere il Palermo macinare risultati per salvare la stagione.


Tutta colpa di De Sanctis?

Il pieno recupero di Brunori non può che essere salutato con entusiasmo, ma è evidente che la situazione sia stata gestita malissimo da tutte le parti in causa, compreso il giocatore. La spiegazione di Dionisi in merito allo scarso utilizzo del capitano – sintetizzabile in “prima si allenava male, ora bene” – è apparsa quantomeno riduttiva. Non è un mistero che il club rosa abbia messo a più riprese il calciatore sul mercato, senza però trovare il giusto acquirente.

Non è un mistero nemmeno che Brunori si sia guardato intorno, magari con la speranza di giocare in Serie A dopo tanta gavetta. Non ci sarebbe stato nulla da dire, la normale ambizione di un giocatore che nelle precedenti due stagioni aveva segnato 34 gol in B, se solo si fosse gestito il tutto con più chiarezza. E veramente l’unico responsabile di tutta questa situazione era De Sanctis?

Il nuovo d.s. Osti ha capito che la questione era prioritaria, ha parlato a lungo col giocatore e ha rimesso le cose a posto. Con un Brunori ‘motivato’ diventa più semplice migliorare i pessimi risultati della squadra e i deludenti numeri del Palermo in fase offensiva: i rosa hanno segnato 22 gol in 21 partite e vantano come capocannoniere Insigne con quattro reti.

Brunori si è ripreso il Palermo

Brunori si è ripreso il Palermo con prestazioni convincenti. Nelle ultime tre partite – che si possono considerare quelle della ripartenza sotto una nuova luce – il capitano è stato tra i migliori nella vittoria col Bari, ha messo lo zampino nel gol segnato a Cittadella e col Modena è tornato a segnare al “Barbera”. Ma soprattutto la squadra sembra aver trovato quel leader che tanto è mancato in questa metà di campionato.

La vicinanza di Le Douaron gli alleggerisce il compito di ‘pulire’ i palloni sporchi e soprattutto dà a Brunori la possibilità di svariare con più continuità, senza lasciare l’area di rigore scoperta (viene riempita dall’ex Brest, Segre e/o Ranocchia e il quinto a tutta fascia). La catena di sinistra con Ranocchia e Lund ha mostrato buoni segnali già col Modena, ma è chiaro che questo 3-5-2 ha bisogno di tempo per essere perfezionato.

Il futuro si tinge di rosanero

Brunori resterà a Palermo, probabilmente ancora a lungo. La società ha tolto il capitano dal mercato e le parti potrebbero anche decidere di rinnovare il contratto. L’attaccante aveva firmato un accordo in scadenza nel 2027, che potrebbe essere prolungato fino al 2028 nei prossimi mesi. Il futuro di Brunori si tinge di rosanero, ma è chiaro che sarà del campo l’ultima parola: prima c’è da raddrizzare una stagione finora deludente.

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12 thoughts on “Matteo Brunori si riprende il Palermo: gol, fascia e un futuro ancora rosa

  1. Pienamente concordo con un passaggio di questo articolo su Brunori “tante pieghe più o meno oscure” perché è davvero difficile capire cosa sia successo e perché. Io non posso immaginare che per qualche strana ragione, De Sanctis avesse un motivo e l’autorevolezza per imporre a Dionisi di non fare giocare Brunori e che Dionisi, per qualche ragione ancora più assurda, si accollasse tutta la responsabilità di non farlo giocare per scelte altrui, con dichiarazioni via via sempre meno credibili e sensate. Così come non dovrebbe essere credibile che Osti, pur legittimato dal CG a muoversi con pieni poteri, possa essere andato da Dionisi e, nella sostanza, minacciandolo di un imminente esonero, gli abbia imposto di fare giocare Brunori, così come Gomes, così come le due punte, così come la difesa a tre. Eppure sembra l’unica chiave di lettura logica. Dopodiché Brunori si scaglia pesantemente contro De Sanctis, non citandolo, ma lanciandogli un macigno dicendo che finalmente aveva avuto modo di parlare con un Direttore vero. Al momento, immagino che De Sanctis non dirà nulla perché credo sia ancora sotto contratto con la società, però prima o poi fornirà la sua versione. Quale che sia la spiegazione, per me quello che ne esce davvero male è sempre e comunque Dionisi, pur salvato al momento nelle apparenze, perché non è accettabile che dopo 20 partite, il DS debba dire che aspetta di sapere come l’allenatore vuole giocare per fare il mercato, che la formazione gli venga imposta a furor di popolo da uno che è arrivato da pochi giorni. Che debba mettere Brunori, che erano e rimane il giocatore più decisivo del Palermo, per imposizione altrui, che dopo avere detto che per lui il Palermo non poteva giocare con due punte perché perdeva equilibrio, mette in campo Brunori e Le Douaron apparsa dopo poche giornate per tutti la soluzione più logica, che mette Gomes a schermare la difesa e a rilanciare l’azione liberando Ranocchia sulla trequarti. Condivisibile la battuta di Salvatore Geraci che dice che proprio dopo la vittoria con il Modena la società dovrebbe chiamare Dionisi e licenziarlo perché è stata la dimostrazione che sono state buttate al vento o quasi venti partite con scelte e dichiarazioni assurde da parte dell’allenatore. Però guardiamo al futuro, sperando di non ripiombare all’indietro, di battere la Juve Stabia e di ritrovarci all’improvviso quinti. Se la campagna acquisti del Palermo fosse fatta da Brunori, Gomes, Blin, Saric e soprattutto da un nuovo Dionisi tenuto per le p… da un Direttore sportivo esperto e autorevole, meglio non potrebbe andare il mercato di gennaio. Forza Palermo che forse…

    1. Analisi condivisibile. Direi esaustiva. E quando le pieghe sono oscure…ci si capisce poco e nulla. Su Dionisi la mia impressione è che non ci abbia capito granché da allenatore acerbo e poco adatto ad una Piazza come Palermo. Però può migliorare secondo me con accanto una guida esperta come Osti. Vedremo comunque prossimamente. Il campo incombe e decide.

    2. Il direttore Monastra è stato molto esplicito nel dire che la favoletta delle motivazioni o della scarsa applicazione in allenamento di Brunori regge ancora meno. La sua vicenda è stata gestita male (anche con responsabilità del giocatore).
      Praticamente ci ha voluto dire che le dichiarazioni di Dionisi sul ns capitano erano tutte minchiate al vento.

  2. Il Capitano NON è mai andato via. Fin troppo spazio ed enfasi venne dato sui media all’iniziativa improvvida di 4 skafazzati, al solo fine di riempire le pagine in un periodo di vuoto informativo. Brunori non è un esperto di strategie di comunicazione né un filosofo: è un calciatore, parlano per lui i goals e la tecnica, superiore a quella di ogni altro componente della rosa (vedi Le Douaron, che per stoppare un pallone lo fa rimbalzare 3 volte… ed è costato 4 milioni!!!). E’ chiaro ora che l’ostracismo nei suoi confronti, goffamente mascherato dalle dichiarazioni di Dionisi, era dettato De Sanctis: non sapremo mai il perché, fortuna che sia stato esonerato. Allo stadio porto da sempre un binocolino: ho zoomato su lui dopo il goal e alla fine della partita: era semplicemente strafelice, avrebbe abbracciato i tifosi uno ad uno, non stava nella pelle! Forza Capitano, da Palermo non sei mai andato via!!!

  3. Lo hanno messo sul mercato e nessuno lo ha voluto. E noi siamo contenti che rimane a Palermo a fare il titolare. Siamo proprio messi male.

  4. Tanti, troppi gli interrogativi contenuti bene anche nell’articolo. Per cui io mi fermo . Troppe verità stanno a significare che nessuno, o pochi, conoscono quella vera . Quindi Brunori vada avanti con forza e convinzione o , caso contrario, saluti adeguatamente i tifosi e ognuno per la sua strada. Ne abbiamo salutati in passato tanti altri di ben altro spessore.

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