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Capuano: “Nel calcio troppa ipocrisia. Avellino? Ho fatto un capolavoro”

Dopo la separazione dal Foggia, l’allenatore Ezio Capuano ha raccontato ai microfoni di Ottochannel la sua sfortunata esperienza ad Avellino terminata con l’esonero.

“Ad Avellino penso di aver fatto un capolavoro per una serie di situazioni – afferma -. È normale che dopo tante sofferenze, tre cambi societari, essendo rimasto sempre lì, dispiaccia per come è finita: c’era da mangiare finalmente il caviale e sono uscito da dove ero entrato. Nessun rancore per nessuno. Quello che ho fatto ad Avellino resta sotto gli occhi di tutti. Ci siamo addirittura qualificati ai playoff, ho valorizzato tanti calciatori: molti sono in Serie B”.

“Mi sembra evidente che qualcosa di buono sia stato fatto. Seguirò sempre l’Avellino con grande interesse. Esonero – continua -? Non so perché.  Rispetto la decisione della famiglia D’Agostino. Per qualche persona, ad Avellino, invece, ho speso tanto, anche nel lockdown. Magari mi aspettavo lo stesso trattamento, ma gli uomini sono tutti diversi gli uno dagli altri. Nel calcio regna la più grande ipocrisia. Avrei sbagliato a chiedere di giocare i playoff? Non ci avrei mai rinunciato. Deluso da Di Somma? Chi sa, sa – conclude -. Il silenzio parla più di tante parole. Tutti sappiamo e facciamo finta di non sapere”.


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