Casertana in 9, Castaldo: “Mi vergogno di essere italiano e calciatore”
Luigi Castaldo, attaccante della Casertana, dopo la partita giocata in 9 uomini contro la Viterbese causa Covid-19 e mancato rinvio della Lega Pro, si è voluto sfogare in conferenza stampa.
“Mi vergogno di essere italiano e calciatore – afferma – . Si è toccato il fondo. Si è giocato con la vita delle persone. Durante la gara mi veniva da ridere. Forse da capitano ho sbagliato a non radunare la squadra dicendo di non scendere in campo. Si è messa una partita di calcio davanti alla vita. Siamo rappresentati malissimo”.
“Se si è sbagliato qualcuno deve pur pagare – continua – . Non c’è stato buonsenso. Devono vergognarsi tutti. Si è toccato il fondo. Il presidente della Viterbese guarda il proprio tornaconto, ma è una vergogna spingere per scendere in campo nonostante un focolaio del genere. Non parliamo di una partita persa. Qui si è giocato sulla salute delle persone. Devono vergognarsi. Forse una partita di calcio viene prima di tutto”.
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