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Casertana, ricorso per l’espropriazione del titolo sportivo

La Casertana, dopo la mancata iscrizione alla Serie C decisa dal Tar, spera di ripartire almeno dalla Serie D. L’avvocato del club scelto dal presidente D’Agostino, Enrico Lubrano, ha ricevuto l’ordine di presentare un nuovo ricorso, questa volta impugnando l’avvio del procedimento di espropriazione del titolo sportivo, in quanto i requisiti mancanti contestati dal Tribunale per la C non sarebbero necessari tra i dilettanti.

Il comunicato

“Il Presidente del TAR Lazio ha fissato la camera di consiglio cautelare al 6 settembre prossimo: in tale sede saranno valutate dal Collegio tutte le richieste della Società, ovvero la richiesta principale di riammissione alla Serie C (anche in sovrannumero) e la richiesta subordinata di ammissione alla Serie D. Il TAR, con Decreto Presidenziale, ha solo provvisoriamente rigettato la richiesta principale (immediata riammissione in Serie C) e non si è pronunciato sulla richiesta subordinata (immediata ammissione in Serie D), alla luce del fatto che, alla data del Decreto (5 agosto), non si era ancora determinato un effetto irreversibile, in quanto non era stata ancora materialmente disposta l’assegnazione del titolo sportivo per la Serie D ad un’altra Società di Caserta, ai sensi dell’art. 52.10. delle NOIF della FIGC”.

“Sotto tale secondo profilo, alla luce di quanto indicato nel Decreto Presidenziale e di quanto avvenuto oggi (avvio del procedimento di espropriazione del titolo sportivo), la Società Casertana FC ha proposto, in data odierna (6 agosto), impugnazione al TAR anche di tali atti, relativi alla procedura di espropriazione del titolo sportivo (mediante motivi aggiunti al ricorso). Con tale atto di motivi aggiunti, la Casertana FC ha anche richiesto un nuovo Decreto Presidenziale al Presidente del TAR Lazio, il quale, in tale mutato contesto, dovrà necessariamente pronunciarsi sulla richiesta subordinata di riconoscimento del titolo/diritto alla partecipazione della FC Casertana alla Serie D. Tale richiesta si fonda sull’impugnazione dell’art. 52 delle NOIF della FIGC (normativa regolamentare già impugnata innanzi al TAR), che prevede l’espropriazione (a zero euro) del titolo sportivo anche per la Serie D, come conseguenza automatica della mancata ammissione al Campionato di Serie C”.


Tale disposizione federale, ad avviso della Società, si pone in violazione dei principi superiori di tutela del diritto di impresa (art. 41 Cost.) e di ragionevolezza (art. 3 Cost.): e’, infatti, del tutto contraria ad ogni basilare principio di ragionevolezza l’espropriazione del titolo sportivo anche per la Serie D (peraltro, senza alcun indennizzo), quale conseguenza della contestata carenza dei requisiti per partecipare al Campionato di Serie C, non essendo necessari tali requisiti per i Campionati non professionistici”.

“L’auspicio e’ che il TAR Lazio disponga – già in sede cautelare, presidenziale prima e collegiale poi (alla Camera di Consiglio del prossimo 6 settembre) – la riammissione in Serie C o, quantomeno, la tutela del titolo sportivo, per consentire alla Società Casertana FC almeno la partecipazione al Campionato di Serie D 2021-2022. In caso contrario, la Società Casertana FC proseguirà il giudizio e chiederà al TAR Lazio di pronunciarsi sulla richiesta di declaratoria di illegittimità e di annullamento dei provvedimenti impugnati (compreso l’art. 52 delle NOIF della FIGC) e sul conseguente risarcimento dei danni subiti”.

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