Caso Chievo: sentenza in arrivo, ma si rischia di dover rifare tutto

Il caso Chievo tra sentenza e il rischio di dover ricominciare tutto da capo. Questo lo scenario prospettato dalla Gazzetta dello Sport per il processo sportivo a carico dei veneti (chiesti 15 punti di penalizzazione e conseguente retrocessione in B per presunte plusvalenze fittizie), approfondito dal quotidiano oltre ad un ampio report sulla sentenza Parma. La sentenza dovrebbe arrivare entro la mattinata di mercoledì, ma si rischia di dover ripartire da zero.

MERCATO CHIEVO, VICINO KRUNIC

Secondo quanto riportato dal cronista Alessandro Catapano, tutto ruota intorno alla linea difensiva scelta dal Chievo, che ha opposto una perizia fiscale in merito all’ammontare delle plusvalenze , ma ha anche chiesto in via preliminare l’improcedibilità contro il patron Campedelli (per il quale sono stati chiesti 3 anni di inibizione ma che non è stato ascoltato dalla Procura nonostante due richieste formali).

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Il margine è sottile e si rischia di scatenare nuove polemiche: se il TFN infatti approvasse le posizioni della difesa il procedimento andrebbe istruito da capo, scatenando le reazioni del Crotone (che chiede la riammissione in A) e lascerebbe in attesa l’Entella che invece spera nel ripescaggio in B, in riferimento al Cesena, nel frattempo fallito. Inoltre le intepretazioni date dai giudici in tema di afflittività nel caso Parma rischiano di ripercuotersi anche sul procedimento a carico dei clivensi.

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E intanto la Gazzetta raccoglie le testimonianze di alcune famiglie dei giocatori coinvolti nel caso plsuvalenze, che affermano di essere stati tenuti all’oscuro sulle plusvalenze ed il prezzo dei vari trasferimenti, senza trarre alcun guadagno.

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