Cassini: “Ecco i miei primi ricordi legati al calcio. Col pallone rompevo i mobili di nonna”
Sono diventato calciatore rompendo mobili, specchi e lampadari a casa di mia nonna Suely, in mezzo alla strada e in spiaggia. Si racconta così Matheus Cassini, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport. “Nonna era disperata, ho frantumato tutto. Poi sono andato nella scuola calcio privata del professor Silvio e a dodici anni mi ha preso il Corinthians”.