Catania avanti in Coppa, Luperini: “Stadio fantastico, una gioia immensa vedere così tanti tifosi”
Prima gioia della stagione per il Catania. La squadra di Toscano ha battuto il Crotone ai calci di rigore, passando il turno in Coppa Italia Serie C. Grande soddisfazione per gli etnei, dopo un periodo complicato, come testimoniato dalle parole dell’ex Palermo Gregorio Luperini.
“Era la prima volta che scendevamo in campo come squadra in una partita ufficiale – afferma – . È ovvio che ancora ci dobbiamo conoscere meglio. Abbiamo fatto un’ottima prestazione. L’atteggiamento è stato giusto, forse siamo stati un pochino macchinosi. È necessario migliorare tanto però abbiamo iniziato adesso e sono sicuro che faremo bene”.
“È una gioia immensa vedere così tanti tifosi (oltre 10.000 presenti al “Massimino”, ndr.). Lo stadio era fantastico anche se siamo ad agosto – continua – . Ci sono tutti i presupposti per fare bene in questa stagione. Sono un centrocampista offensivo e impiego tutto me stesso per interpretare il ruolo nel miglior modo possibile”.
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Luperini…che tocca dire per campare…
Questa te la potevi evitare “catanese”.
Ricordi quando saltavi sotto la nord?
Come cambiano i tempi! Un paio di anni fa ti esaltavano 30.000 spettatori, oggi te ne bastano 10,000…..
Deve esserci qualche strana maaria, diventano tutti catanesi in un lampo…questo giocava con 35000 tifosi e su scurdo’…
Sono solo mercenari tutti senza escludere nessuno quando noi tifosi se si perde piangiamo una settimana loro la stessa sera della partita vanno per locali a divertirsi li ho visti diverse volte in questi 52 anni di tifoso
si e’ gia’ dimenticato del Palermo e della Favorita
‘Parlare a nuora, perché suocera intenda’. Si chiamano ‘frecciatine’. Evidentemente il rancore è ancora vivo. Forse anche giustificato. Luperini, l’eroe dei play off, ben presto dimenticato. Un oblio sceso con l’avvento del CG, una storia che coinvolge anche il Capitano De Rose e il profeta Baldini. È passato tanto tempo, due anni ed il terzo è già iniziato. Eppure Luperini non dimentica.