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Catania, Baldini amaro: “Qualcuno ci aiuti. Altrimenti ci dicano basta”

“Una grande partita in un giorno complicatissimo e difficilissimo”. C’è grande amarezza nelle parole del tecnico del Catania, Francesco Baldini, che commenta la vittoria contro il Monterosi ma soprattutto il clima surreale per il destino della squadra dopo che anche la seconda asta in Tribunale è andata deserta.

Ben presto il commento alla partita si trasforma in uno sfogo: “Posso solo dire che questi ragazzi sono il mio orgoglio. Si fa fatica a rispondere anche alle domande perché è veramente complicato. Siamo al limite, troviamo sempre maggiori difficoltà nel preparare una partita. Tutte le volte – prima della partita – ci sono sentenze, un miliardo di problemi. Ma questi ragazzi hanno solo voglia di andare avanti. L’asta? Nessuno mi leva dalla testa che se avessimo fatto l’asta al contrario (cioè prima mettere all’asta Torre del Grifo) si sarebbero presentate trenta persone. Se potessi comprarlo io vil Catania lo farei, ma non posso farlo”.

E aggiunge: “Oggi si è dimostrato che nel calcio non contano solo i soldi e che i giocatori non pensano solo a quello. Abbiamo bisogno che qualcuno ci spieghi le cose, che ci spieghi quando prenderemo gli stipendi di novembre e dicembre. Anche i ragazzi hanno delle famiglie. Abbiamo bisogno di capire perché non abbiamo preso tutto gennaio; chi ci pagherà febbraio. Abbiamo bisogno di campi per poterci allenare (perché quelli di Torre del Grifo sono abbandonati a loro stessi; diventa complicato anche stoppare il pallone). Abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia una mano da questo punto di vista. O se no, che ci dicano basta. Provo una grande rabbia, una rabbia e una delusione incredibili. Io stasera ho l’aereo e vado da mio figlio: ho pensato per la prima volta di dare un segnale forte e di non ritornare martedì ma non ce la faccio ad abbandonare questi ragazzi. Ma è possibile che io ieri sera non abbia ricevuto una chiamata da qualcuno? Che i ragazzi non abbiano avuto una persona che gli spiegasse come stanno le cose? Tutto questo è impossibile da accettare”.


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7 thoughts on “Catania, Baldini amaro: “Qualcuno ci aiuti. Altrimenti ci dicano basta”

  1. E’ veramente oscuro, inspiegabile, l’operato dei curatori fallimentari che, nel corso di un esercizio provvisorio (non giustificato, per come ora è in evidenza, dalla disponibilità della necessaria liquidità), anziché reperire risorse hanno accumulato ulteriori debiti. Nel caso specifico, anche a voler tralasciare gli stipendi ancora dovuti ai calciatori per i mesi di novembre e dicembre 2021 (per la parte ante fallimento), parte della mensilità gennaio 2022 e, sinora, l’intera mensilità di febbraio 2022. Davvero encomiabile lo spirito di sacrificio dei calciatori del Catania, ma ha ragione Baldini quando afferma che non si può andare avanti così ed, aggiungo io, che non si doveva né si poteva neanche iniziare in tal maniera ed in queste condizioni. Il calcio è indubbiamente uno sport di notevole rilevanza sociale, ma lo è per tutti, non solo per la città di Catania, come del resto per tutti le regole e le leggi vanno equamente applicate. Si può capire che siano gli avvocati a tentare di manovrarle sulla base del personale interesse della clientela, mentre alle Istituzioni è demandato il far prevalere, nell’imparzialità, l’interesse pubblico (di tutti) quando entra in contrasto con quello personale. E sotto il profilo della territorialità (che non si richiama quale competenza giurisdizionale) la rilevanza sociale del calcio a Catania non può né deve in alcun modo arrecare danno alla sociale rilevanza del calcio a Palermo, a Messina, a Picerno o a Milano, attraverso una sostanzialmente diversa applicazione della medesima legge.

    1. Al di là delle rivalità campanilistiche tutta la mia solidarietà e ammirazione per allenatore e giocatori. Quanto alla regolarità del campionato, quella si è fatta andare a benedire da tempo. Quanti giocatori giocano contro al Catania badando di non farsi male e per fare seriamente risultato? Con tutto il rispetto, chiudiamola qui questa farsa. E’ ora di metterci un punto.

  2. Ormai è una farsa. Baldini ha ragione. Ma forse sono proprio loro a dover cambiare le cose: hanno dei diritti, chiedano che vengano rispettati, ora, subito, altrimenti stop, si possono rifiutare di continuare questa farsa. Ai curatori vorrei invece chiedere come è possibile prolungare un esercizio provvisorio se non sono neanche in grado di pagare stipendi, campi di allenamento adeguati e il minimo indispensabile per andare avanti. Ormai è chiaro che c’è solo l’interesse di finire il campionato, dopodiché il Catania verrà abbandonato al suo destino e nel frattempo vrà ulteriormente accumulato debiti e quant’altro. Tutto questo è semplicemente vergognoso.

  3. I tesserati non rischiano nulla, sono tutelati dal fondo di garanzia, piuttosto tutti gli altri debiti rischiano di non essere pagati….

  4. forza cugini catanesi, vi state comportando nonostante tutto da veri uomini con voi sto rivivendo lo schifo vissuto con la retrocessione del Palermo in serie D.

  5. Se la curatela fallimentare ha aumentato i debiti (e mi sembra che lo abbiano riconosciuto pubblicamente) non c’è spazio per altre alchimie da parte di un Tribunale che sta perdendo letteralmente la faccia.

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