Catania, due punti di penalizzazione: la sentenza del TFN
Terminata l’udienza del Tribunale Federale Nazionale riguardo il Catania e il mancato pagamento degli stipendi di giugno. Al Catania vengono inflitti due punti di penalizzazione: questo il contenuto del dispositivo della sentenza.
Lo ha comunicato il sito della Figc attraverso una nota. Una brutta tegola per il club rossazzurro che scala in classifica a quota 20 punti, gli stessi del Picerno.
Il dispositivo
“Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, irroga nei confronti della società Calcio Catania Spa la sanzione di punti 2 (due) di penalizzazione in classifica, da scontare nel corso della corrente stagione sportiva. Così deciso nella Camera di consiglio del 2 dicembre 2021 tenuta in modalità videoconferenza, come da Decreto del Presidente del Tribunale Federale Nazionale n. 1 del 1° luglio 2021”.
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Era ora! (senza quel cavolo du H ) … Meglio tardi che mai! E mancano ancora i punti di penalizzazione per i mancati pagamenti successivi …
hanno perso fin troppo tempo…2 punti è solo l’inizio…
certo noi siamo trattati molto peggio, comunque ci vuole sportività ,pensiamo piuttosto a batterli sul campo prossimamente
Questo per cominciare…
Ancora non si è capito come li pagano gli stipendi, prima i maltesi, poi qualche altro “benefattore” mah..
Siamo quasi nel 2022 e la sportività dei palermitani continua ad essere quella di gioire per le disgrazie altrui anziché piangere per quelle in casa ……francamente trovo anche eccessivo da parte di questo sito questo continuo dare risalto alle notizie (negative) sul Catania ……se Catania piange Palermo non ride e comunque basta con questo campanilismo di basso profilo sarebbe ora che la gente siciliana crescesse e imparasse a tifare per molto più che a tifare contro
Noi diamo notizie, allegre e brutte. E come lei sa seguiamo le squadre siciliane con attenzione. Non è colpa nostra se in questo momento tutte le squadre, Palermo Catania e Messina, non soddisfano le proprie tifoserie (gm)
Non si tratta di godere delle disgrazie altrui, ma di rispetto delle regole, che devono essere uguali per tutti