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Catania, è subito derby: Pelligra intona “Chi non salta rosanero è”

Durante il primo saluto di Ross Pelligra ai tifosi catanesi, è subito scattata l’aria di derby con il Palermo: il nuovo patron del Catania ha infatti fatto partire il coro “Chi non salta rosanero è”, facendo scatenare i tifosi presenti al Massimino (oltre 5 mila).

Giornata piena per il nuovo proprietario del Catania, che prima della presentazione al Massimino ha partecipato alla conferenza stampa congiunta con l’amministrazione comunale, che pochi giorni prima aveva scelto il suo progetto a discapito degli altri.

56 thoughts on “Catania, è subito derby: Pelligra intona “Chi non salta rosanero è”

  1. Un gran signore, non c’è che dire.
    Capisco i tifosi in curva, e neanche del tutto, ma un presidente no, non lo può dire.

  2. Credo che il Catania abbia trovato la persona giusta. Degno rappresentante della tifoseria , vero catanese. Auguri .

  3. Intanto statevene nella ca………a un po l uno nn fa male a nessuno.
    Ci vediamo tra circa 3 anni ( forse)

  4. La faccia è tipica del catanese cafone. Noi a Palermo siamo seri, dal gran signore Barbera a Mirri, e ora il principe Mansour.

  5. Dovrebbe mantenere le distanze da certi comportamenti. Mi dispiace, ma non finirà mai l’odio fra le due tifoserie anche grazie a questi Signori.

  6. Boh… Questi manco hanno ancora un giocatore per affrontare un campionato di dilettanti e cantano… Derby? Si con l’Enna… Troppo spazio a ste nullità…

  7. Mi piacerebbe se la tifoseria palermitana, a cominciare da quella organizzata, scegliesse di ignorare per sempre, una volte per tutte, il Catania e i suoi tifosi. Basta parlarne o augurar loro qualsiasi cosa, La cosa migliore è la totale indifferenza.

    1. D’accordissimo. Non sono e non dovrebbero essere mai degni della nostra attenzione. Bisogna fare come l’alano…che non si accorge nemmeno del chihuahua che gli abbaia sotto il muso.

  8. A me sta porchetta sembra un pidocchio arrinisciuto . Ditegli che noi siamo il Palermo calcio e non il Catania di sta porchetta.

  9. Gaspare sciacquati la bocca quando parla di Catania, come mentalità e intelligenza siamo superiori a voi, come commercio e aeroporto

    1. Allucinante…Della serie “il mio trenino è più bello del tuo, gne gne gne!!” Che vita triste che avrà questo qui.

  10. E’ stato il conduttore dell’evento a dirgli “salti, salti!”. Lui neanche sapeva che significava. Basta vedere il video.

  11. Quanto a Stadionews, strane provocazioni. Pelligra non ha intonato alcun coro. Ha iniziato a saltare su sollecitazione del catanese che presentava l’evento. Così, tanto per precisare.

  12. Difficilmente ricordo di avere visto messinscena più pietosa di questa. Questi catanesi complessati perenni (la sindrome dell’anticapitale, diceva Beppe Fava, che non faceva sconti ai suoi concittadini) sono tristi e ridicoli. Questa specie di Soprano etneo saltava imbeccato da una schiera di pseudo addetti ali lavori, pseudoindividui, senza capire perchè e cosa dicessero.Capisco il campanilismo e tutto, ma non questa patologia irreversibile. Questi sono in D, devono risalire la china chissà in quanti anni e pensano solo al Palermo. La loro mission sportiva è unicamente incentrata su questa malattia. odiare il Palermo. E’ inaccettabile.

  13. Noi siamo la capitale,voi provinciali.Chi non salta è tipico slogan,noi palermitani vi abbiamo massacrati musicalmente durante i playoff.Ci vediamo tra tre/quattro anni.Va bene i tifosi ma un presidente no.

  14. Ma guarda te che commenti da signori, ne avete fatte e dette di tutti i colori ( tra l altro rosanero per cui solo stronzate) adesso fate i moralisti….. Ma va va. Cmq a presto e cm al solito 4 per volta ahahahahaha

  15. Ma come fate a parlare voi, sottomessi ad un padrone arabo!! Come sempre rosanero hello Kitty , fate solo ridere!!! Poveracci……Catania è la Sicilia !!!
    N.b. È stata la vostra fortuna che non ci hanno fatto partecipare ai play off , altrimenti come nella gara di campionato vi smerdavano alla grande…buffoni palermitani!!

    1. Va cuiccati minorato di serie D. Bisogna salvare la matricola…Ridicoli fino alla fine ed oltre. Complessati fino al midollo. La sindrome degli eterni secondi hanno sti complessati paesani. Catania? Un paesazzo spaccato in due da Via Etnea.

    2. Con i se e con i ma non si ottiene nulla.
      É come dire: si menannu un mirieva, capaci ca fussi ancora vivu!
      VA SCUPATI U MARI!

  16. Palermitano schiavo del sultano !!!
    Siete ridicoli , pecore rosanero!!!
    Catania è la Sicilia , tutto il resto è noia!!!

    1. HO LA LONTANISSIMA IMPRESSIONE CHE QUALCHE PSEUDO TIFOSO CATANESE CHE SCRIVE IN QUESTA TESTATA GIORNALISTICA SIA UN PO INVIDIOSETTO DEL CAMMINO CHE STA FACENDO IL PALERMO, PUO’ ESSERE?

      1. IL TUO NUOVO PRESIDENTE E’ AUSTRALIANO, HA SOLO IL NOME ITALIANO, ANCHE TU QUINDI RITIENITI SCHIAVO DEGLI STRANIERI. BYE BYE

    2. Chissà com’è la carne di canguro! Basta coi cavalli…. ditegli a Soprano di portarne qualcuno a Torre del Grifo e magari farlo anche giocare… ah ah ah

  17. ah ah aha, continuate… ci fate fottere dalle risate.. uuuuhhhhhh che paura. Che fortuna abbiamo avuto, non abbiamo incrociato cacciogadania ai play of uuuuuhhhhh matricole fallite… ah ah ah

  18. Non ho mai capito xchè tra PALERMO e catania esiste questo campanilismo,poichè sono due realtà completamente diverse una la CAPITALE di un REGNO “PRIMA SEDES CORONA REGIS ET REGNI CAPUT” l’altra una città di provincia un pò più grande delle altre ,mi chedo cosa dovrei invidiare a catania ,il teatro bellini? il porto?la via etnea?il castello ursino?poca roba quello che catania può sfoggiare forse l’etnapolis? a quello si è il vanto dei catanesi,sono d’accordo bravi ,però la STORIA non la fanno ne i centri commerciali ne quattro capannoni industriali,che tra l’altro essendo provincialotti si vantano di essere la milano del sud,anche qui sempre secondi a qualcuno, l’unica città in SICILIA la cui STORIA gli rende omaggio è SIRACUSA,ecco il campanilismo con SIRACUSA è lecito ,ma se devo considerare catania dovrei di fatto per onestà aggiungere NOTO,ACIREALE,MARSALA,AGRIGENTO,RAGUSA IBLA,tutte con un centro storico pari a quello di catania,quindi smettiamola di confrontarci con una realtà che non ci appartine per RANGO,capisco il catanese che vive di frustazione nei confronti della CAPITALE,essere sempre secondo è difficile anche nel calcio ,ieri ho letto che erano in 5.000 numeri ridicoli ,però se confrontati a realtà provinciali diventano buoni,certo SALERNO,LECCE,PADOVA,li demoliscono si confrontassero con loro,per tornare alla loro mentalità provinciale ,si sono resi conto che andare dietro il salvataggio della matricola li ha portati al fallimento,cosa che noi abbiamo immediatamente superato senza piangerci addosso,xchè vorrei spiegare ai provincialotti catanesi che fino a quando il proprietario del club non sarà la tifoseria atraverso “Azionariato Popolare”sarai soggetto a fallimenti continui che non potrai ne controllare ne evitare solo subire passivamente l’eventuale disimpiego o malefatte della proprietà (vedi Zamparini e pulvirenti)tra l’altro uno straniero l’altro tifoso e per giunta catanaese vedi un pò.quindi esorterei il popolo PALERMITANO a non considerarli più xchè loro non la vivono solo nei 90 minuti per loro è una questione che va oltre lo sfottò calcistico ,dispiace ce ne faremo una ragione.

    1. Si chiama sindrome dell’anticapitale. Lo spiegava bennissimo Pippo Fava ne “I Siciliani”, uno che non faceva certo sconti ai suoi concittadini, rancorosi e avidi potere. Uno dei pochi catanesi lucidi e obiettivi della storia recente della seconda città della Sicilia, per numero di abitanti e non solo, al contrario di quasi tutti gli altri personaggi pubblici, politici e non, affetti da questo inemendabile complesso che si sono creati da soli. Figurati questi quattro leoni che vengono a insultarci in questo muro. Niente di nuovo sotto il sole. Si sperava che dopo il fallimento e dopo la caduta del totem “madrigola” questi facevano un bel bagno di umiltà e ripartivano con la considerazione di una nuova mission sportiva che non contempli l’odio verso Palermo, il Palermo e i palermitani. Invece niente. Hanno ripreso da dove hanno lasciato. Che sant’Agata li protegga contro l’invidia! Auguri

  19. Sono d’accordissimo su tutto ciò che ha scritto Rosaneroforever. Ho sempre stimato il pensiero Pippo Fava per la sua intelligenza, talmente superiore, da non esitare a denunciare l’idiozia della parte becera della geopolitica. Ho visto il video in cui Pelligra, più confuso che persuaso, veniva sollecitato a dire “parole non sue”, a saltare (per qualcosa che neanche capiva), a dichiarare un amore (forse vero) ma affermato con parole all’estremo “sollecitate” ed “estorte”. In realtà, basta vedere la sequenza del video, per comprendere che il neo Presidente del Catania è stato manovrato come un “pupo” (ha detto e fatto esattamente tutto ciò che gli hanno fatto dire e gli hanno fatto fare). Insomma, la sensazione che se ne ricava conduce quasi a consigliargli di “stare attento al portafoglio”. Avanza forte l’idea che sia quell’uomo in apparenza “arrivato all’improvviso dal nulla”, entrato in scena al momento giusto nei tempi in virtù della programmazione di un abile e scaltro regista (Joe Tacopina ne sa qualcosa, oltre la dichiarata operazione di avvicinamento delle parti?). In ogni caso, il tempo dirà le verità anche se, ovviamente, come è solito soprattutto a Catania, saranno ben camuffate . Quello che mi piace sottolineare invece, con riferimento allo specifico post di Stadionews, è che mentre qui ci scanniamo a sostenere chi possa vincere nella corsa, oggi improponibile (come indicano le attuali rispettive categorie di appartenenza ) tra cammelli e canguri, non ci accorgiamo che abbiamo tutti sottovalutando “il puparo” o, se si preferisce, il piromane che ha acceso la miccia. Non mi riferisco ai pupari della “presentazione del neo Presidente del Catania” e neanche a quelli che “da dietro le quinte” hanno davvero condotto il relativo affare conclusosi nel progetto di acquisto presentato; mi riferisco a chi è bastato l’uso scaltro (ma non esattamente corrispondente alla realtà dei fatti) del verbo “intonare” (che musicalmente, significa Iniziare a suonare o a cantare, dare il via all’esecuzione) per farci apparire Pelligra come un condottiero seduto sul “liotro” che prende l’iniziativa “intonando”, a spada tratta, il grido di odio verso l’eterno nemico sul quale primeggiare a costo di morire (ancora una volta?). E’ bastato intitolare <> per accendere l’incendio. Risultato? Tifosi palermitani e catanesi rianimati in tensioni e rancori e soprattutto, perché era questo ciò che interessava al “puparo”, l’incremento altissimo dei dati di accesso alla pagina ed numero di commenti “quasi da record” (sul guadagno economico basato anche sulla pubblicità, non so nulla e di conseguenza non mi pronuncio). Non mi scandalizzo e posso anche comprendere (anche se non mi piacciono le manipolazioni dei titoli per rendere più “attraenti” le letture); ciò che invece mi spiace è che, sia ad oriente che ad occidente, ci siamo tutti caduti come “polli”… altro che cammelli e canguri…

    1. Mi preme precisare una cosa: il titolo in questione è tecnicamente e oggettivamente corretto ed equilibrato: Pelligra “intona” il coro. Non mi faccia passare per uno che accende la miccia (fermo restando il suo diritto alla critica espresso in modo garbato). Se Pelligra, come ipotizza lei, dice e fa cose che non capisce perchè travolto dagli eventi non è un problema mio e certamente non è un pivellino; se cinquemila persone sugli spalti gridano “chi non salta è rosanero” non è una mia invenzione, probabilmente l’entusiasmo per la ripartenza ha rianimato antiche rivalità. Le dirò di più: finché la rivalità è circoscritta ai cori e a qualcosa di civile ben venga, penso che anche molti sportivi palermitani saranno contenti di rivedere in pista il Catania, così come nei momenti più drammatici della storia dei due club l’opposta tifoseria ha sempre saputo fare quadrato. Il problema è quando la rivalità sconfina in ben altro e stia tranquillo che Stadionews è sempre pronto a stigmatizzare tutto ciò che travalica i confini dello sport (gm)

  20. La ruota gira: hanno goduto loro, ora tocca a noi. Per fortuna, per qualche anno non ci incontreremo, meglio così. Piuttosto, mi associo a chi lice che dovremmo ignorarli. Troppa differenza di serie calcistica, Divina indifferenza, diceva Montale…

  21. Calcisticamente parlando, ovviamente, odierò il Catania per il resto della mia vita, Il perbenismo di alcuni è nauseante.

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