Catania, il gruppo Pelligra: “Con noi anche Bresciano e Grella”
La cordata australiana interessata al Nuovo Catania si presenta. Dopo il deposito della manifestazione d’interesse in ottica titolo sportivo (QUI il quadro completo), Pelligra Group Pty Ltd ha emesso un comunicato che presenta gli interessi della società e le dichiarazioni del suo presidente, Ross Pelligra, che annuncia – oltre a Dante Scibilia – la consulenza con due ex calciatori australiani, Mark Bresciano e Vincent Grella.
IL COMUNICATO
Ai sensi dell’avviso pubblico diramato dal Comune di Catania in data 27 maggio 2022, Pelligra Group Pty Ltd rende noto di aver manifestato interesse per l’iscrizione di una squadra di calcio in rappresentanza della città di Catania al campionato interregionale di Serie D 2022/23. L’istanza è stata depositata dall’advisor Dante Scibilia con un invio di un fascicolo di 225 pagine. Pelligra Group Pty Ltd, società con sede in Australia ed insediamenti anche in Cina, India e nelle Filippine, è leader mondiale nella pianificazione generale e nella progettazione edilizia e urbana, nel ramo immobiliare (costruzione, proprietà, manutenzione, vendite e leasing “chiavi in mano”), nell’ammodernamento, nella trasformazione e nella ristrutturazione degli edifici, nella realizzazione di aree aziendali ed infrastrutture sportive, alberghiere e turistiche, nella strategia ambientale e nella bonifica. L’espansione dell’interesse al mondo dello sport e dell’intrattenimento ha condotto Pelligra Group all’ampliamento del portfolio con acquisizioni di club di calcio, basket, hockey su ghiaccio e baseball, stadi, palestre, campi da golf, cinema.
Ross Pelligra, presidente della società Pelligra Group Pty Ltd, illustra presupposti e logiche alla base della sua scelta: “Sono fermamente convinto delle potenzialità della città di Catania, che ha un grande fascino internazionale, e delle rilevanti prospettive del club: ne ho discusso a lungo con dirigenti ed ex calciatori che conoscono bene il calcio italiano, come Mark Bresciano e Vincent Grella che sono e saranno al mio fianco. Qualora il nostro progetto fosse ritenuto il più adatto per una rinascita attesa da tutta l’Italia sportiva e non solo dai catanesi, l’investimento garantito sarebbe molto consistente e riguarderebbe l’intero territorio, non la sola realtà calcistica che è comunque preponderante. Se l’onore della maglia rossazzurra fosse concesso a noi, non appena dovessimo ritrovarci nelle condizioni giuridiche di poter acquisire la proprietà del centro sportivo “Torre del Grifo Village” lo faremmo immediatamente. Così vorremmo procedere anche per il recupero dello stemma e della denominazione del Calcio Catania, perché so quanto vale l’identità, per il catanese. Settore giovanile, calcio femminile e attività del club in ambito sociale, nella nostra idea, sono elementi importanti nella quotidianità perché la crescita del club passa attraverso lo sviluppo del movimento calcistico e territoriale a partire dall’attenzione all’educazione sportiva dei più piccoli. Le origini della mia famiglia sono siciliane e fin da quando mi è stato proposto dai miei advisors di valutare la situazione, circa due settimane fa, sento forte il desiderio di creare occupazione e benessere in questa splendida isola. Sono e siamo consapevoli di dover investire molto e bene per riportare il Catania laddove merita di stare: è un obiettivo obbligato per tutti i concorrenti sulla scena della manifestazione d’interesse, ai quali nella mia idea di fair play va riconosciuto un impegno sano e genuino. Consentitemi di ringraziare tutti gli interlocutori che mi hanno permesso di maturare infine, in piena consapevolezza e con grande entusiasmo, l’idea di lavorare incessantemente per riportare gioia e orgoglio tra i tifosi rossazzurri”.
in effetti Catania è stata da sempre ricostruita da palermitani p ex palermitani, nel 1693 Giovan Battista Vaccarini, poi Barlassina, Mascara… etc. etc.
“Con noi anche Mark Bresciano”.
E David Platt no?
La Pateticologia è una dottrina che si è sviluppata a Catania in varie forme …
Il povero Kataneforever, sul muro catanese ha scritto:
A proposito di Adelaide, sapevo già che nel progettare questa città, ci si ispirò proprio a Catania:
Il sito su cui sarebbe sorta la nuova città venne ispezionato dal Colonnello William Light, il primo surveyor general dell’Australia Meridionale. Light scelse, non senza opposizione, un luogo posto su un’elevazione nei pressi del fiume Torrens, che divenne la principale risorsa d’acqua per la città appena nata. Il modello urbano su cui fu impostata la città fu Catania, che Light aveva visitato tra il 1820 e il 1821. Il colonnello, arrivando in piazza del Duomo e volgendo lo sguardo intorno, era rimasto colpito dalla magnificenza delle strade dritte, e, per quei tempi, larghe e lunghissime; questo tipo di urbanistica era frutto del razionale progetto di ricostruzione dopo il tremendo terremoto del 1693.
Ora chi glielo va a dire che l’urbanista che progettò quei luoghi per come li vediamo (Giovan Battista vaccarini) era palermitano?
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