Catania in affanno e l’attacco non segna: quante analogie col Palermo…
Il derby sta per tornare, ma alla sfida più attesa non è solo il Palermo ad arrivare in affanno. Dopo sette anni di assenza, Palermo – Catania è pronta a regalare spettacolo e a scrivere un nuovo capitolo della rivalità calcistica più accesa della Sicilia. E il Catania spera di trasformarlo in un punto di svolta del suo inizio stagione: la formazione etnea non è nel miglior stato di forma ed è in forte emergenza d’organico, tra infortuni, squalifiche e positività al virus (l’ultima – all’interno dello staff – proprio nella giornata di ieri).
Il Catania ha avuto una partenza sprint, nonostante i due punti di penalizzazione inflitti (ridotti dagli iniziali quattro). Le cure del neo tecnico Raffaele e del suo 3 -5-2 hanno prodotto 10 punti sul campo nelle prime quattro uscite: difesa ermetica, attacco cinico e apporto significativo dei difensori in fase realizzativa. Un inizio incoraggiante che ha subìto uno stop netto e traumatico nelle ultime due sfide: nei big match contro Ternana e Bari infatti sono arrivate due sconfitte pesanti (3-1 e 4-1). Gli etnei si sono rivelati vulnerabili in difesa ed è emerso maggiormente un problema fin ad ora ben camuffato: l’attacco sterile (solo 1 gol su 6 realizzato da un attaccante di ruolo).
E proprio l’attacco degli etnei, in vista del Palermo, presenta non pochi problemi viste le assenze pesanti dell’ariete Sarao e di Piccolo (cercato nel mercato estivo anche dal Palermo). Le chiavi dell’attacco saranno così affidate a Michele Emmausso, promettente e tecnico ragazzo di Scampia che il Genoa acquisì nel 2016. Ancora a secco in stagione, il numero 28 rossoazzurro sarà affiancato dal 19enne scuola Milan Emanuele Pecorino. Per risolvere il problema del gol, il Catania potrà contare anche sul recupero del senatore Reginaldo dopo la positività al Covid.
Nella sfida del “Barbera” Raffaele cercherà di ripartire anche dalla solidità difensiva smarrita, schierando la linea titolare con l’esperto Claiton colonna centrale, il recuperato Tonucci e Silvestri a completare il trio. Al gran completo il centrocampo catanese, che per questo derby si affiderà all’esperienza di Mariano Izco: rientrato in Sicilia nel mercato estivo, il capitano argentino è l’unico superstite degli ultimi derby giocati contro il Palermo presente in rosa. Il colombiano Maldonado e l’ex Cesena Rosaia, gli altri due punti fermi della zona mediana, assicurano dinamismo e buone geometrie.
Il tecnico Raffaele possiede inoltre pedine alternative a centrocampo dalle spiccati dosi di inserimento come Biondi, Welbeck e Menneh, che spesso hanno giocato a supporto delle punte nel ruolo di trequartisti. La spinta offensiva sulle fasce è affidata al messinese Calapai e Pinto, terzini dalla notevole esperienza tra Serie B e C.
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