Catania, la gioia nel derby non cancella i guai: Sigi cerca risorse
La gioia nel derby contro il Palermo è sicuramente arrivata grazie a una grande prova d’orgoglio del Catania, che nonostante i problemi fuori dal campo è entrato in campo con più voglia di vincere la partita rispetto alla squadra rosanero.
Come riporta Il Giornale di Sicilia però, la vittoria contro il Palermo non cancella i guai societari: il pagamento degli stipendi pochi giorni prima del derby può essere considerato un gesto simbolico e sicuramente positivo, ma assolutamente non risolutivo.
Il quotidiano riporta che il club etneo dovrebbe versare entro giovedì una somma di 190.000 euro circa da dividere tra contribuiti e stipendi della prima squadra. E la sentenza del tribunale fallimentare fissata per il 21 dicembre è sempre più vicina.
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Verseranno i 190mila e il tribunale catanese darà tempo ai dirigenti. Ancora non si è capito che a Catania tribunali stampa tifosi e giocatori non vogliono fallire , faranno giustamente di tutto per non sparire . A Palermo fu tutto esattamente il contrario. E diamo spariti nel nulla.
A Palermo invece esattamente il contrario: la procura decise di accendere i riflettori sul Palermo e accese la miccia. La Stampa locale fu ben lieta di fare da cassa di risonanza e martellare giornalmente. I tifosi tifarono per il fallimento e infine i giocatori se ne fotterono. Risultato finale sparizione nel nulla .
A Palermo la società non presentò la fidejussione e di conseguenza non è stata iscritta al campionato. Tutto il resto logica conseguenza
Falsa verità. Nel senso che Zamparini fu costretto a vendere ai becchini. E tu lo sai. Ha ragione Solo rosanero
Goffredo, datti all’ippica perché il diritto non è il tuo forte …
Quanto a te, poi mi spieghi invece come hanno fatto a iscrivere il Catania con una FIDEIUSSIONE parziale.
La magistratura indaga sui flussi? Per questo lo tengono in vita?
Quella è la fine del film , con attori di infima categoria con accento siculo romano napoletano , benedetti anche dalla mitica Fgci quali imprenditori in possesso di requisiti morali ed economici tali da poter ottenere l’affiliazione.
Ne approfitto per ricordare che ad oggi nessuno, tribunali e autorità, ci ha spiegato se l’operazione cessione del marchio, madre di tutti i nostri guai, fu lecita o meno. Ancora aspettiamo. L’unica cosa certa intanto è la fine del Palermo e la caduta nelle paludi.
Credo esista una persona che , se interpellato , potrebbe spiegarci e svelarci tante cose solo se lo volesse . È l’ex presidente Giammarva . Non so se per sua legittima scelta o perché nessuno lo ha più cercato sembra sparito nel nulla . Un tentativo secondo me da parte di qualche illuminato giornalista andrebbe fatto.
Caro amico, troppi interessi personali influiscono sul riporto delle verità. Se vivi a Palermo, dovresti saperlo. Che poi, in fondo, la verità la sanno tutti.
I tifosi che gioscono si dimenticato che gli stessi di domenica qualche settimana fa avevano messo in mora la società sicuramente, dato i problemi, la storia si ripeterà ed inevitabilmente falliranno
Il catania sta approfittando delle norme di emergenze covid, la figc ha allentato i controlli, ad esempio il chievo è fallito con meno debiti solo perchè non c’era il covid e le norme non gli hanno consentito di ritardare i pagamenti.
Voglio proprio vedere, a fine campionato, come la metterà la Federazione con i ricorsi che verranno immancabilmente presentati dalla società che verrà retrocessa a causa della mancata radiazione del Catania.
Il grosso del debito del Catania non è con i tesserati ma con Agenzia delle entrate e Comune di Mascalucia per circa 20 milioni . E con questo chiudo il discorso. Chi vuole capire capisca.
Giusto, occorrerebbe sapere chi lo paga e come lo paga