Catania, potrebbe arrivare mezzo milione da investitori maltesi
Un segnale di speranza. Secondo quanto riportato da La Sicilia, il Catania potrebbe ricevere presto una consistente somma di denaro da parte di alcuni investitori maltesi. Sarebbe successo in seguito a delle comunicazioni tra le due parti via mail.
Si parla di 500.000 euro, una cifra che potrebbe cambiare il futuro del club. Bisognerà però attendere le prossime ore per capire se il tutto si farà o meno. Intanto sono momenti concitati in casa Catania. Si cerca di raccogliere i soldi necessari alla salvezza della squadra mentre calciatori e allenatori vivono l’incertezza di un futuro oscurato dai problemi societari.
In questi giorni la raccolta fondi imbastita da Sigi sta dando i suoi frutti e continui versamenti vengono girati al conto del club. Non si sa ancora se tutto ciò basterà, ma un passaggio fondamentale per la sopravvivenza sarà l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C.
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Tutto bello, anzi troppo bello, se non fosse che sorge un problema. La verifica dettagliata dei requisiti di legittimità? La tassazione di queste somme che SIGI sta incassando? La loro natura. La causale del bonifico indicata da SIGI è “Versamento caparra sottoscrizione nuove azioni sociali”. Sino al perfezionamento dell’acquisto la caparra non può essere utilizzata per altri fini, né tanto meno per l’iscrizione al campionato. Qualora la conclusione del contratto di acquisto non si verificasse, SIGI restituirebbe il doppio della caparra ricevuta? I potenziali acquirenti delle azioni, sono stati informati delle condizioni contrattuali così per come prevede la legge? Con riferimento ai fantomatici 500.00 euro provenienti da un soggetto maltese, la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Entrate, nonché gli organi di giustizia e quelli preposti dalla FIGC, verificheranno preventivamente la soggettiva ed oggettiva esistenza dell’operazione, escludendone ogni possibile e presumibile fittizietà? Alla fine, anche ammesso che si propendesse ad equiparare le somme incassate alla stregua di atti di donazione o, meglio, di beneficenza, basti evidenziare che la SIGI non è una Onlus, con tutto quello che giuridicamente e fiscalmente consegue. Quanto sopra, così per precisare, e per evitare effimere illusioni che potrebbero essere uccise da atroci delusioni.
L’importante e fare sembrare che qualcosa si muova …