Catania, relazione dei curatori entro il 4 aprile: la nota del Tribunale
I curatori fallimentari del Calcio Catania dovranno depositare, entro lunedì 4 aprile, una relazione sugli sviluppi della situazione del club e, se possibile, “procedere alla stipulazione dell’atto di trasferimento”.
E’ questa la comunicazione diramata dal Tribunale di Catania ai curatori, per “valutare la permanenza delle condizioni dell’esercizio provvisorio”, che – viene ricordato nella nota – scadrà il 19 aprile.
IL COMUNICATO DEL TRIBUNALE
“Ritenuto che – ai fini di valutare la permanenza delle condizioni dell’esercizio provvisorio per come disposto (sino al 19.4.2022) – il contemperamento di tutti i superiori profili, tenuto conto del sindacato che è chiamato a operare il Tribunale in considerazione del richiamato quadro normativo anche alla luce del contenuto dell’avviso di vendita, impone l’individuazione del termine del 4/4/2022 perché i curatori relazionino su quanto da questi evidenziato e, ove possibile, procedano alla stipulazione dell’atto di trasferimento.
P.Q.M.
Manda i curatori per gli adempimenti meglio specificati in parte motiva entro il termine del
4.4.2022.
Così deciso in Catania nella camera di consiglio del 01/04/2022.
Il Presidente (Dott. Mariano Sciacca)”.
Continua lo spettacolo, dopo i pagliacci e i cani ammaestrati tocca agli equilibristi…. chissà quando qualcuno interverrà….
E la farsa continua, con incredibile coerenza si continua a postergare un unico serio e corretto provvedimento ossia la cessazione di un esercizio provvisorio che non poteva essere nemmeno concesso. Come avevo detto più di un mese fa il fallimento avrebbe un unico intento, ossia quello di tutelare il più possibile i creditori del fallito. Ciò non solo non è stato fatto (perché era evidente che non c’era la possibilità) ma la situazione è addirittura peggiorata. Sembra che l’unico interesse del Tribunale sia quello di prendere più tempo possibile. A chi giova tutto ciò? (risposta fin troppo ovvia).
Chissà perchè il Catania non è stato dichiarato fallito su iniziativa degli organi istituzionali, ma su richiesta della stessa società? Chissà perchè sono stati concessi un numero indefinito di proroghe all’esercizio provvisorio. Chissà perché sono state fissate tre aste? Chissà perché sono stati concessi ben tre rinvii per la firma del rogito. Esercizio provvisorio, fra l’altro, che non prevede il pagamento delle spese correnti, stipendi calciatori ecc. Ognuno può farsi le proprie idee, soprattutto chi conosce il diritto fallimentare ed in materia di rispetto dei termini di bando in sede di rogito.
Sarebbero tutti da processare. Compresi i giudici.
Sarebbe il caso di fare intervenire il CSM …
A parte questo, perché la giustizia sportiva con commina una ulteriore sanzione per il mancato pagamento degli stipendi dei calciatori? Semplice perché sanzionare ancora una volta la società etnea comporterebbe la sua esclusione, ipso facto, dal torneo …